DEFR 2019, il mio intervento in Assemblea legislativa
PD BOLOGNA. LO GIUDICE E MUMOLO: BENE DIMISSIONI CRITELLI. ADESSO SI VADA ALL’’ASCOLTO DELLA CITTÀ
“Le dimissioni da segretario di Francesco Critelli potranno aiutare il PD bolognese a rilanciare la sua azione in un momento difficile. La richiesta della maggioranza dei componenti dell’assemblea provinciale di superare l’incompatibilità statutaria fra il ruolo di segretario provinciale e quello di parlamentare ha così una risposta positiva”. Lo scrivono in una nota congiunta Sergio Lo Giudice e Antonio Mumolo. “Avevamo posto sin dall’inizio nelle sedi del partito e nel dibattito pubblico, insieme ad altre e ad altri, il tema del doppio incarico. L’abbiamo fatto per un doveroso rispetto delle regole che guidano la nostra comunità politica ma soprattutto per il timore concreto che l’assenza di un segretario a tempo pieno costituisse un limite per l’attività del partito in città e nel territorio metropolitano.
Il disagio di tante e tanti amministratori o segretari di circolo che hanno deciso di firmare quell’appello pur avendo sostenuto Critelli sta lì a dimostrare che i nostri timori erano fondati.
Il PD vive un momento di crisi a livello nazionale come sui territori. Per superare questa fase di impasse è necessario mettere in campo una straordinaria capacità di ascolto, di apertura all’esterno, di analisi coraggiosa degli errori fatti e di un progetto radicalmente nuovo. Perché questo avvenga ci sarà bisogno di un impegno straordinario di rinnovamento a cui Bologna dovrà riuscire a dare un contributo importante. Il superamento del doppio incarico potrà dare una mano, ma solo se sarà accompagnato da altro: una presenza più forte sui territori dell’area metropolitana, una sinergia vera fra la legittima maggioranza congressuale e le minoranze interne, il ritorno a quell’idea di un partito di donne e di uomini che è nel dna del Pd bolognese. Questo passaggio sia l’occasione per superare dinamiche autoreferenziali e per mettere finalmente l’orecchio a terra per capire davvero cosa si muove nella società bolognese, quali nuovi bisogni la attraversano e quali nuove risposte mettere in campo”.
Un’intervista agghiacciante
Un’intervista agghiacciante. Quella rilasciata oggi a La Stampa dal senatore leghista Pillon non può essere definita diversamente. In poche battute finiscono rapidamente nel mirino la legge 194 e la libertà delle donne, le unioni civili, addirittura il divorzio. Nessuno di questi diritti, conquistati negli ultimi decenni grazie alle durissime battaglie condotte da tante e tanti, può dirsi al sicuro. Nessun uomo o donna di questo Paese può far finta di niente: queste parole non sono dette con leggerezza. Questa gente è al governo e sta scrivendo delle leggi che presto verranno approvate. Diciamo con forza che sui diritti civili non si torna indietro. Che la libertà di scelta delle donne è intoccabile. Che vogliamo pensare al futuro, non fare un salto indietro di 50 anni.


Sulla nuova circolare del governo dedicata agli sgomberi
Il Ministero degli Interni ha inviato ai prefetti una nuova circolare sugli sgomberi….
Pubblicato da Antonio Mumolo su Giovedì 6 settembre 2018