Una risoluzione chiede alla Regione di introdurre la diffida tra le sanzioni della Polizia Municipale.
Non solo multe, a patto che la violazione sia sanabile. Antonio Mumolo è tra i consiglieri regionali PD che hanno presentato una risoluzione in Assemblea Legislativa in cui si propone che la Polizia municipale possa utilizzare anche un altro strumento per sanzionare i comportamenti scorretti dei cittadini, senza necessariamente arrivare alla multa pecuniaria. Si tratta della “diffida amministrativa”, istituto previsto e applicabile nei casi di illecito che il vigile valuta come sanabile.
“Abbiamo presentato una Risoluzione che chiede alla Regione di inserire anche questo istituto nella nostra normativa – spiegano i consiglieri – soprattutto perché vi sono diversi casi, non gravi, in cui è bene prevalga il valore educativo, della conoscenza delle regole e non solo quello coercitivo della sanzione.”
“Inoltre la diffida rappresenta una semplificazione del procedimento sanzionatorio e non è un caso che molti fra gli stessi Comandanti di polizia municipale abbiano chiesto di introdurla almeno per i Comuni e le Province.”
La Risoluzione impegna dunque la Giunta regionale a modificare in tal senso la L.R. 21/1984 “Disciplina dell’applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale”.