Antonio Mumolo ha presentato alla Giunta regionale un’Interrogazione per chiedere che anche i bolognesi non residenti, ma domiciliati, possano beneficiare della nuova tariffazione pro capite dell’acqua che consente un risparmio a chi fa un uso virtuoso dell’acqua.
«Il benefit derivante dalle nuove modalità di calcolo in uso a Bologna e Provincia dal diceembre 2009 viene applicato solo ai residenti e non a coloro che per vari motivi sono domiciliati nei comuni interessati – sottolinea il consigliere regionale Mumolo – escludendo i tantissimi studenti e lavoratori che vivono magari da anni e che, con la loro presenza ed attività, contribuiscono alla vitalità ed alla ricchezza della città al pari dei cittadini residenti. Questa situazione crea una inaccettabile disparità di trattamento nell’accesso ad un bene primario quale l’acqua».
Il consigliere evidenzia inoltre che il nuovo sistema tariffario ha inteso «premiare l’uso consapevole e sostenibile dell’acqua in quanto bene primario ed esauribile, e che si sono già registrati nei primi mesi di applicazione una contrazione dei consumi domestici, specialmente delle famiglie numerose».
Il consigliere regionale del PD Mumolo chiede quindi alla Giunta regionale se sia a conoscenza dell’esistenza della doppia tariffazione idrica applicata in provincia di Bologna e se non ritenga opportuno sollecitare ATO5 ed Hera affinché rivedano questa decisione, estendendo il sistema pro capite anche ai non residenti, ma domiciliati a Bologna e nei comuni della Provincia di Bologna.
L’interrogazione
Bologna, 14 giugno 2010
Al Presidente dell’Assemblea Legislativa Matteo Richetti
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Premesso che
-nel dicembre 2009 sono entrate in vigore le nuove tariffe pro capite per il consumo idrico nella Provincia di Bologna;
-tale sistema tariffario si pone lo scopo di premiare l’uso consapevole e sostenibile dell’acqua in quanto bene primario ed esauribile, che deve pertanto essere preservato e protetto da sprechi ingiustificati;
Evidenziato che
-le modalità di calcolo applicate inducono le famiglie ad un contenimento dei consumi domestici attraverso un meccanismo di premialità che tiene conto anche del numero dei componenti del nucleo famigliare, e ciò a vantaggio soprattutto delle famiglie numerose;
-questo meccanismo ha portato già nei primi mesi di applicazione all’auspicata contrazione dei consumi domestici;
Sottolineato tuttavia che
-il benefit derivante dalle nuove modalità di calcolo viene applicato solo ai residenti e non a coloro che per vari motivi sono domiciliati nei comuni interessati, escludendo dunque i tantissimi studenti e lavoratori che, ad esempio a Bologna, vivono magari da anni e che, con la loro presenza ed attività, contribuiscono alla vitalità ed alla ricchezza della città al pari dei cittadini residenti;
-tale situazione crea una inaccettabile disparità di trattamento nell’accesso ad un bene primario quale l’acqua e contraddice il principio dichiarato di “garantire una maggiore equità nella tariffa, garantendo ad ogni persona il necessario quantitativo giornaliero di acqua potabile ad un prezzo agevolato” e di “favorire il risparmio idrico e contrastare lo spreco di risorsa”;
Si interroga la Giunta per sapere
-se sia a conoscenza dell’esistenza della doppia tariffazione idrica applicata in provincia di Bologna;
-se non ritenga opportuno sollecitare ATO5 ed Hera affinché rivedano questa decisione estendendo il sistema pro capite anche ai non residenti ma domiciliati a Bologna e nei comuni della Provincia di Bologna.
Antonio Mumolo
Consigliere Regionale Emilia Romagna – Gruppo PD