Arriverà a breve sui banchi dell’Assemblea Legislativa una proposta elaborata dal Gruppo PD per ridurre i costi di gestione della macchina politica regionale. Si tratta di una proposta che verrà sottoposta anche alle altre forze della maggioranza e alle opposizione al fine di raggiungere la condivisione più ampia possibile.
Il provvedimento che abbiamo con molta convinzione sollecitato e sostenuto prevede, in particolare:
– la riduzione del 10% delle spese per l’indennità dei Consiglieri Regionali in tutte le sue voci (base, diaria, funzione);
– l’abolizione del modello forfettario di calcolo del rimborso chilometrico per la partecipazione alle riunioni istituzionali;
– il superamento dei vitalizi nelle modalità con le quali essi vengono erogati e disciplinati (e in questo la nostra sarà la prima Regione in Italia ad attivarsi, dando il buon esempio).
Sulla riduzione del 10% il Gruppo del PD in Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna valuterà insieme alla maggioranza se realizzarlo attraverso una decurtazione lineare delle voci che compongono l’indennità di carica, oppure attraverso una rideterminazione dell’impianto normativo e finanziario che sta alla base delle indennità stesse.
Con le proposte del Gruppo PD il risparmio complessivo sarà dunque superiore al 10%, aggiungendosi alla riduzione, già proposta dall’Assemblea Legislativa, di oltre 1 milione di euro delle spese di funzionamento della stessa.
Molto resta ancora da fare, ma questo ulteriore segno concreto – che peraltro segue precedenti provvedimenti della Giunta regionale all’insegna della riduzione dei costi della politica e della promozione di una maggior efficienza della macchina istituzionale – dimostra una visione strategica a cui intendiamo continuare a dare corpo, in ogni nostra azione quotidiana al servizio delle istituzioni regionali e del loro buon funzionamento, nonché del nostro territorio, in un rapporto di dialogo costante con tutti gli amministratori locali, a partire dai sindaci, che percepiscono retribuzioni in troppi casi davvero non corrispondenti alla fatica e alla responsabilità connessa alle loro cariche .
Credo che questo sia l’unico vero modo possibile per scardinare una cultura ormai diffusa e radicata che vede nella politica un mestiere e non un servizio. Il cambiamento, anche quello radicale quando è necessario, si attua non con le semplici parole ma con i fatti che corrispondono alle parole e alle prese di posizione pubbliche. Con questo spirito, secondo cui i politici in primis devono essere motore dei cambiamenti che desideriamo vedere nel mondo, intendo proseguire nel mio lavoro.
Antonio Mumolo
Consigliere Regionale
Gruppo Assembleare PD Emilia Romagna
Vedo molta cautela e un percorso arduo davanti. Speriamo in bene.
Ricordo purtroppo che qualche anno fa la nostra Regione aveva approvato una legge, fortunatamente impugnata dal Governo e poi cassata, che elevava il numero di consiglieri. Non se ne sentiva certamente il bisogno.
mi piacerebbe che questa proposta fosse portata avanti con determinazione da TUTTO il partito e non fosse annoverata nella serie”avremmo voluto ma……”ho molti dubbi sulla reale volonta del consiglio regionale di approvare questa proposta.auguri
Caro Piero, non ero in consiglio regionale ai tempi in cui è stata approvato l’aumento del numero dei consiglieri, ma so che nella scorsa legislatura lo stesso consiglio regionale dell’Emilia Romagna ha deciso di mantenere inalterato il numero.
Oggi siamo tra le regioni che hanno il minor numero di consiglieri in rapporto alla popolazione. Per il resto stiamo intraprendendo un percorso che porterà alla riduzione dei costi della politica regionale. E’ già stato attuato il taglio del 10% di tutte le indennità degli assessori e del Presidente, è stato annunciato il taglio del 10 % di tutte le indennità dei Consiglieri, il taglio delle indennità di trasferta e l’abolizione dei vitalizi (questi provvedimenti, approvati dal nostro gruppo, dovranno essere approvati anche dall’aula). La nostra regione da questo punto di vista è una delle più virtuose in Italia, e se riusciremo a fare quello che ci siamo ripromessi saremo la prima regione ad essersi attivata rispetto ai vitalizi.
per me sarebbe facile ridurre i costi della politica. escluse le 3 alte cariche dello stato e pochissime eccezioni nessuna auto blù (chi vuol fare mestieri rischiosi?! deve accettarne i rischi!)lo stipendio di ogni parlamentare non può essere più di 3 volte la paga di un operaio e per 8 ore al giorno (c’è tantissima gente capace e volonterosa che ci starebbe!!!mettere in parlamento solo persone fra 30 e i 55anni (così ci sarebbe gente più sveglia e meno ipocrita).nessun manager può guadagnare più di un insegnante o di un medico…e ci vediamo dopo una legislatura intera!!!