Il mensile di promozione sociale della Rai “Social News” pubblica un articolo di Antonio Mumolo, presidente dell’Associazione Avvocato di strada. Tema dell’articolo il gratuito patrocinio a disposizione dei meno abbienti e la tutela legale delle persone senza dimora.
Il link per leggere l’articolo:
http://www.socialnews.it/ARTICOLI_APRILE2010/Mumolo.html
L’articolo in formato testo:
Il progetto “Avvocato di strada”, nasce a Bologna alla fine del 2000, con l’obiettivo fondamentale di tutelare i diritti delle persone senza dimora. L’esperienza nasceva dalla necessità, sentita da più parti, di poter garantire un apporto giuridico qualificato a quei cittadini privati dei loro diritti fondamentali.
In Italia la possibilità di ottenere il gratuito patrocinio, un avvocato che lavora gratuitamente e che viene pagato dallo Stato, è riconosciuta a tutte le persone che hanno un reddito annuo non superiore ad €10.628,16 di euro. Per beneficiarne, occorre recarsi presso il Tribunale ed inoltrare una domanda, allegando i propri documenti d’identità e la documentazione relativa alle proprie problematiche legali. Chi vive in strada è spesso privo di qualsiasi tipo di documentazione e molto difficilmente si recherebbe in Tribunale. Per questo, in Italia, chi vive in strada finisce, di fatto, per non usufruire del gratuito patrocinio. Per rispondere a questa lacuna è nata l’associazione Avvocato di strada: grazie all’organizzazione strutturata di gruppi di professionisti che decidono di dedicare al volontariato una piccola parte del proprio tempo, si vogliono tutelare persone che non avrebbero la possibilità di difendere i propri diritti. Il progetto “Avvocato di strada”, realizzato per la prima volta nell’ambito dell’Associazione Amici di Piazza Grande, nasce a Bologna alla fine del 2000, con l’obiettivo fondamentale di tutelare i diritti delle persone senza dimora. L’esperienza nasceva dalla necessità, sentita da più parti, di poter garantire un apporto giuridico qualificato ai cittadini privati dei loro diritti fondamentali. Gli sportelli legali di Avvocato di strada sono legati all’Associazione Avvocato di strada Onlus, nata nel febbraio 2007. Lo scopo era quello di favorire una crescita comune delle esperienze, condividere -attraverso il confronto- un’idea omogenea sugli obiettivi e le modalità di intervento del progetto, riflettere sulle caratteristiche e sui cambiamenti del contesto sociale, sostenere lo scambio di informazioni tra gli operatori dei diversi territori per migliorarne le competenze e renderle più specifiche ed adatte alle diverse realtà.
Oggi gli sportelli di Avvocato di strada sono presenti ad Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Ferrara, Foggia, Jesi, Lecce, Macerata, Milano, Modena, Napoli, Padova, Pescara, Roma, Reggio Emilia, Rovigo, Taranto, Trieste. Tutti gli sportelli sono attivi all’interno di Associazioni di volontariato che si occupano specificatamente delle persone senza dimora. Ad oggi, in Italia, collaborano con il progetto Avvocato di strada oltre 650 avvocati, tra volontari degli sportelli già aperti e professionisti che si sono dichiarati disponibili a lavorare gratuitamente in caso di domiciliazioni nelle città in cui non è ancora aperto uno sportello. Gli sportelli di Avvocato di strada hanno finora affrontato più di 2000 casi, tra diritto civile e penale. Il numero di consulenze effettuate, invece, è impossibile da calcolare, per via della sua rilevante consistenza. Tra i casi affrontati, uno, in particolare, ha assunto notevole importanza per la realizzazione degli obiettivi e della funzione del progetto. Avvocato di strada ha dovuto affrontare una causa pilota contro il Comune di Bologna per la tutela del diritto alla residenza. L’azione giudiziale si era resa necessaria a causa del comportamento illegittimo tenuto dall’amministrazione comunale che aveva negato ad una persona senza fissa dimora un diritto soggettivo, quello alla residenza. La causa intentata dagli avvocati di strada si è conclusa con il riconoscimento del diritto alla residenza alla persona, e con la condanna del Comune di Bologna al pagamento delle spese legali. Tale provvedimento, unico in Italia, costituisce un precedente giurisprudenziale fondamentale. A seguito della pronuncia del giudice, tutte le persone senza fissa dimora, in tutto il territorio nazionale, possono oggi richiedere ed ottenere la residenza anagrafica presso i dormitori, i centri di accoglienza e le associazioni. Il risultato è ancora più importante se si pensa che l’iscrizione nei registri anagrafici è il presupposto imprescindibile per beneficiare dell’assistenza sanitaria nazionale, esercitare il diritto di voto, iscriversi alle liste di collocamento, aprire la partita IVA e, in generale, per godere dei diritti riconosciuti dallo stato sociale.
Avvocato di Strada ha pubblicato, nel 2001, l’opuscolo “Lascia che la giustizia scorra come l’acqua”, che presenta il progetto ed illustra le finalità e gli obiettivi del servizio offerto. Nel marzo del 2004, Avvocato di Strada ha pubblicato il libro “I diritti e la povertà” (Edizioni Sigem, costo 10 euro), che racconta i primi anni e le più importanti conquiste dello sportello. Nel settembre del 2007 ha pubblicato “I diritti dei minori”, un libro sull’esperienza di Avvocato di strada e le problematiche legali legate al mondo dell’infanzia, dove vengono riportate una serie di testimonianze che raccontano vicende risolte (o da risolvere), relative a minori che vivono in situazioni di forte disagio sociale.Avvocato di strada è stato premiato dalla Fondazione Italiana per il Volontariato per il miglior progetto in Italia, per l’anno 2001, rivolto alle persone senza dimora. Nel febbraio del 2008, Avvocato di strada ha siglato un protocollo d’intesa con l’UNAR, Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dall’aprile del 2008, Avvocato di strada Onlus è membro della fio.PSD, Federazione Italiana Organismi per Persone Senza Dimora, che persegue finalità di solidarietà sociale nell’ambito della grave emarginazione adulta e delle persone senza dimora. Dal 2008, Avvocato di strada è stata invitata dalla Feantsa (European Federation of National Organizations Working with the Homeless) a rappresentare l’Italia nello “Housing Rights Watch”, una rete europea costituita da un gruppo interdisciplinare di associazioni, avvocati ed accademici, provenienti da diverse nazioni, che ha come obiettivo la promozione del diritto alla casa per tutti. Oggi, fra i principali obiettivi dell’Associazione, vi è quello di aprire sportelli di Avvocato di strada in tutte le città italiane dove vivono persone senza dimora. Allo stato attuale, è in fase avanzata l’apertura di sportelli ad Arezzo, Piacenza, Viterbo, Livorno, Firenze, Marsala, Palermo, Parma, Catania, Caserta. Più avanti, ci auguriamo, sarà la volta di altre città.
Antonio Mumolo
Presidente Avvocato di strada Onlus