Antonio Mumolo è tra i firmatari di un ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Bologna nella seduta del 6 ottobre 2008. L’ordine del giorno condanna il clima di intimidazione che sta asacerbando il confronto politico in città e per rifiutare “ogni tentativo di spostare la dialettica politica dal terreno del confronto fra posizioni anche radicalmente diverse a quello ell’intimidazione e della provocazione politica”.
L’ordine del giorno, approvato con 18 voti favorevoli dei gruppi PD, SD, RC, e 2 voti contrari del gruppo FI-PDL è stato presentato dal consigliere Sergio Lo Giudice e firmato dai consiglieri Davide Ferrari, Antonio Mumolo, Leonardo Barcelò, Milena Naldi, Gianguido Naldi, Elisabetta Calari, Claudio Merighi, Serafino D’Onofrio, Roberto Sconciaforni, Valerio Monteventi, Siriana Suprani, Angelo Marchesini, Maurizia Migliori, Francesco Critelli.
Con una delibera approvata all’unanimità è stata poi modificata dal Consiglio comunale la composizione delle commissioni consiliari permanenti, nonchè la composizione della Sottocommissione Statuto, a seguito della comunicazione da parte del consigliere Patrizio Gattuso di recedere dal gruppo consiliare Misto” e di aderire al gruppo “Forza Italia – Partito del popolo delle Libertà”.
E’ stato approvato inoltre il “Piano triennale per il contenimento delle spese di funzionamento del Comune di Bologna”.
La delibera ha ottenuto la seguente votazione: 21 voti favorevoli del gruppo PD; SD; RC; Società civile, e 5 contrari dei gruppi LtB; FI-PDL.
L’ordine del giorno
ORDINE DEL GIORNO VOTATO NELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 6 OTTOBRE 2008
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA
PREMESSO CHE
da qualche tempo si registra in città un forte inasprimento del confronto politico accompagnato da comportamenti che travalicano il rispetto dei ruoli reciproci dei diversi attori politici, istituzionali e sociali;
si assiste ad un aumento progressivo del ricorso a esposti alla magistratura contro lavoratori in stato di agitazione, richiami all’intervento delle forze dell’ordine contro manifestanti, interrogazioni parlamentari, strumenti che, pur rientrando pienamente nell’ambito delle legittime competenze di chi svolge un’attività politica, stanno producendo un contesto di intimidazione e di esasperazione dei conflitti sociali;
fra i casi più evidenti di una tale deprecabile situazione risulta essere l’atteggiamento tenuto nei giorni scorsi da parte di alcuni esponenti della destra politica cittadina nei confronti delle proteste del mondo della scuola contro i tagli all’istruzione previsti dal decreto legge dell’1 settembre scorso;
in questo clima si sono verificati alcuni episodi dall’oggettivo sapore intimidatorio: presìdi di organizzazioni giovanili di partito di fronte alle scuole; scritte contro gli insegnanti in lotta apparsi sui muri di alcuni istituti; l’organizzazione di una contromanifestazione, nel pomeriggio di venerdì 3 settembre, durante il presidio autorizzato di genitori e maestre delle scuole Longhena, che sono stati oggetto anche di lanci di uova; il reiterato ricorso alla magistratura in merito alle assemblee permanenti messe in atto in alcune scuole;
un altro esempio di questo inquinamento del clima politico è costituito dal reiterato attacco in atto da settimane scorse nei confronti della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna, investita da accuse ingiustificate e strumentali sulla correttezza del proprio operato anche tramite interpellanze parlamentari che invocano un improprio e intollerabile controllo ministeriale sull’azione dell’ufficio del Garante;
ESPRIME
la propria solidarietà ai genitori e al personale docente e non docente delle scuole bolognesi, in lotta contro ingiustificabili tagli alle risorse destinate all’istruzione che rischiano di compromettere seriamente la qualità dell’offerta scolastica;
RINNOVA
la propria fiducia alla Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna, esprimendo apprezzamento per il suo operato che ha favorito la costruzione di relazioni fra i vari soggetti coinvolti, momenti di riflessione pubblica e iniziative di valorizzazione della dignità umana delle persone detenute negli istituti di reclusione o ristrette nel centro di permanenza temporanea;
RIFIUTA
ogni tentativo di spostare la dialettica politica dal terreno del confronto fra posizioni anche radicalmente diverse a quello dell’intimidazione e della provocazione politica.
F.to Sergio Lo Giudice – Davide Ferrari – Antonio Mumolo – Leonardo Luis Barcelò Lizana – Francesco Critelli – Claudio Merighi – Milena Naldi – Gian Guido Naldi – Elisabetta Calari – Maurizia Migliori – Angelo Marchesini – Serafino D’Onofrio – Valerio Monteventi – Siriana Suprani – Roberto Sconciaforni – Roberto Panzacchi.”””
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APPROVATO con 18 voti favorevoli (P.D. – S.D. – RIF.CO)
2 contrari (FI.PDL)
assenti (VERDI – SO.CIV – TUA.BO – AN-PDL – MISTO)