19.12.11 Convegno “Povertà e cittadinanza: sulla strada, per l’inclusione”

Lunedì 19 dicembre 2011 si tiene il convegno “Povertà e cittadinanza, sulla strada per l’inclusione” durante il quale l’Associazione Avvocato di strada Onlus, il Gruppo Laico Missionario, Porta Aperta, Viale K e i Centri servizi per il volontariato della provincia di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia presenteranno la ricerca esito del progetto interprovinciale “Povertà e cittadinanza: sulla strada, per l’inclusione” realizzata dall’Istituto di Ricerca e Formazione sulle Politiche Sociali IRESS Soc.Coop.

Intervengono
– Teresa Marzocchi Assessore Regionale Politiche sociali Regione Emilia-Romagna
– Tatiana Saruis e Rossella Piccinini – IRESS
– Antonio Mumolo, Presidente Associazione Avvocato di strada Onlus
– Giorgio Bonini, Responsabile Associazione Porta Aperta – Modena
– Vittorio Gazzotti, presidente dell’Associazione Gruppo Laico Missionario – Reggio Emilia

A seguire
Tavola rotonda con i relatori, Flavia Franzoni – Università di Bologna, Giancarlo Funaioli, Presidente di Asvo, Volabo, Centro servizi per il volontariato della provincia di Bologna, Massimo Zucchini – Responsabile Ufficio esclusione sociale Comune di Bologna, Anna Maria Nasi, Presidente Consulta contro esclusione sociale Comune di Bologna.

Durante il convegno è previsto un servizio di coffee-break offerto dall’organizzazione a tutti i presenti.
19.12.11 Convegno “Povertà e cittadinanza: sulla strada per l’inclusione”
Lunedì 19 dicembre 2011 h.9.30 – 13
Povertà e cittadinanza: sulla strada, per l’inclusione. I principali esiti del percorso di ricerca
Sala Conferenze del Baraccano – Quartiere Santo Stefano, Via Santo Stefano 119, Bologna

Info e contatti
Email: info@avvocatodistrada.it
Web: www.avvocatodistrada.it
Evento facebook: https://www.facebook.com/events/201464709936997/
Tel. 051 397971 – Fax 051 3370670


IL PROGETTO
Povertà e cittadinanza: sulla strada, per l’inclusione

Povertà e cittadinanza: sulla strada per l’inclusione è un progetto interprovinciale (Codice 10IP36) promosso da Avvocato di strada Onlus, Associazione Porta Aperta, Gruppo Laico Missionario, Associazione Viale K che ospitano gli sportelli dell’Associazione Avvocato di strada a Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ed è stato realizzato grazie alle risorse gestite dal Centro Servizi per il volontariato della provincia di Bologna – VOLABO.

Il comune operare a favore di individui emarginati, a rischio di esclusione e bisognosi di supporto, le attività che negli anni queste organizzazioni hanno realizzato in sinergia con parrocchie, istituzioni pubbliche e private, realtà differenti del Terzo Settore hanno creato opportunità di conoscenza reciproca dalle quali è nata una collaborazione proficua ed intensa: Viale K, Porta Aperta e GLM ospitano ad oggi presso le proprie sedi gli sportelli dell’Associazione Avvocato di strada. Ogni associazione ha acquisito dall’odv bolognese una serie di competenze e conoscenze per l’impiego dei propri volontari nell’organizzazione e nella gestione degli sportelli. La consapevolezza che la tutela legale rappresenta una preziosa integrazione ai servizi di sostegno alle marginalità già offerti da ciascuna delle associazioni rappresenta perciò, al contempo, l’elemento “propulsore” ed il contesto di intervento della presente idea progettuale.

Il progetto, finalizzato alla realizzazione di un’indagine svolta con strumenti e metodi propri della ricerca sociale e condotta dall’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali IRES è stato ideato con lo scopo di valorizzare il lavoro svolto finora dalle organizzazioni, rafforzando la consapevolezza su quanto realizzato ed ulteriormente accrescendo la motivazione dei volontari, consolidare e allargare la rete di collaborazione con associazioni per l’apertura di nuovi sportelli sul territorio regionale, aprire una riflessione, condivisa e fondata su un’analisi scientifica, in grado di individuare esigenze scoperte e possibili nuovi sviluppi di attività future, sensibilizzare il territorio nazionale, regionale e locale sui temi dell’esclusione sociale e della povertà, coinvolgendo le istituzioni, il terzo settore e la cittadinanza nel suo complesso, con particolare attenzione alle persone senza fissa dimora ed alla loro tutela giuridica e sociale, avviare un centro studi su Diritti e povertà a livello nazionale, sviluppare un’azione di empowerment per i volontari delle odv coinvolte che si traduce nell’acquisizione di competenze e strumenti propri della ricerca sociale e che potranno essere utilizzati in futuro nell’ambito delle differenti attività associative.

La rete del progetto
> Avvocato di strada Onlus – Bologna
> Associazione Porta Aperta – Modena
> Associazione Viale K – Ferrara
> Gruppo Laico Missionario – Reggio Emilia

Progetto finanziato da:
Centri Servizi per il volontariato della provincia di Bologna e Modena
Risorse destinate dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato – Co.Ge. (Legge 266/91).

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Homeless e assistenza legale. Terre di Mezzo pubblica “Avvocati per niente”

E’ uscito nella collana “Perifierie” di Terre di Mezzo il libro di Carlo Giorgi “Avvocati per niente”, che racconta le esperienze di difesa legale delle persone senza dimora sorte negli ultimi anni in Italia. Un capitolo del libro è dedicato all’Associazione Avvocato di strada Onlus e contiene un’intervista ad Antonio Mumolo e ad altri volontari dell’associazione.

La scheda del libro
Avvocati per niente

Assistenza legale gratuita contro le discriminazioni: così gli “Avvocati per niente” difendono i diritti delle categorie deboli. Il racconto dei casi più clamorosi, in cui hanno avuto la meglio sulle istituzioni italiane.

Vi hanno raccontato che la legge è uguale per tutti. Poi un giorno vi svegliate e scoprite che non è così: avete bisogno di un avvocato, ma fate parte di una categoria “debole” e non troverete mai nessuno disposto a rappresentarvi gratuitamente.
Per fortuna negli ultimi anni sono nate in tutta Italia esperienze di professionisti (avvocati, giuristi, magistrati) che si battono per chi non ha diritti. Avvocati per niente è il nome di un’associazione milanese che ha fatto dell’assistenza legale gratuita la sua arma contro le diseguaglianze e le ingiustizie, e questo libro raccoglie alcuni dei casi (vinti) più clamorosi: come quando Antonino perse i documenti e la residenza trasformandosi in un fantasma, quando i tagli alla scuola ridussero le ore di sostegno di cui il piccolo Giulio aveva bisogno, o quando un comune lombardo negò il “bonus bebè” ai figli dei residenti stranieri. (altro…)

Bologna senza dimora. Le foto e il video del “Gioco dell’homeless”

Sabato 15 ottobre a Bologna in occasione della giornata mondiale Onu della lotta alla povertà si sono tenute diverse iniziative dedicate alle persone senza dimora e destinate alla sensibilizzazione della cittadinanza. A Piazza San Francesco è stato possibile sfogliare una “Biblioteca vivente” e si giocato al “Gioco dell’homeless”, organizzato da varie associazioni bolognesi con l’obiettivo di raccontare simbolicamente il disagio vissuto dalle persone senza dimora che vogliono uscire dalla strada. Il Tg3 Emilia-Romagna ha dedicato un servizio all’iniziativa. Nel video le immagini della giornata e un’intervista ad Antonio Mumolo, presidente dell’Associazione Avvocato di strada, una delle realtà promotrici dell’iniziativa insieme a Piazza Grande, Antoniano, Naufragi, Sokos.

Il video del TG3 Emilia-Romagna

Le foto dell’iniziativa

Il Fatto quotidiano intervista Antonio Mumolo. “A Bologna la festa in piazza delle persone senza fissa dimora”

“Bologna senza dimora” torna in piazza per raccontare le difficoltà della vita in strada. Giunta al suo quarto anno, l’iniziativa mira ad avvicinare due esistenze che vivono parallele lo stesso territorio, percorrono le stesse strade, ma spesso nemmeno si toccano: chi abita la città e quelli che la vivono senza avere un tetto. Ciechi gli uni, invisibili gli altri.

Ad organizzarla, tutte associazioni che lavorano quotidianamente (e in notturna) affianco alle cosiddette “marginalità”: Amici di Piazza Grande, Naufragi, Antoniano onlus, Auser, Avvocati di strada e Opera padre Marella. E soprattutto, persone di tutti i tipi e le provenienza che si aggirano fra gli stand: alcune si conoscono, o se non altro si sono viste “in giro”.

Dall’Arcigay che si trova ad affrontare nuovi problemi di discriminazione sessuale del macismo in strada e nei dormitori dei soggetti LGBT, costretti a una doppia marginalità; alla Biblioteca vivente, una idea originale di orwelliana ispirazione, che concede la “lettura” di persone come libri da sfogliare. Si sceglie il titolo, “lavoratrice del sesso” e “mamma di un figlio gay” i più letti, e la persona ti si apre, narrandoti la storia di cui la sua personale esistenza è portatrice. (altro…)