Sono nato a Brindisi nel 1962 e dal 1984 risiedo a Bologna, dove svolgo la professione di Avvocato. Sono sposato con Paola e ho due figli, Giovanna e Carlo.
Dopo i primi impegni antimilitaristi negli anni giovanili, sono stato, per 3 anni, segretario della storica sezione “Bolognina”, che ho aperto alle associazioni di volontariato. In quella sezione oggi è iscritta anche Elly Schlein.
Dal 2004 al 2010 sono stato consigliere comunale a Bologna.
Sono attualmente vice presidente del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna e ricopro la carica di Consigliere Regionale. Mi sono occupato soprattutto di contrasto alle mafie, di lotta alla povertà, di lavoro e di promozione dei diritti civili e sociali.
Esercito dal 1991 la professione di avvocato, che è per me una vera e propria passione al servizio dei miei ideali. Mi occupo di diritto del lavoro, diritto civile e diritto dell’immigrazione. Nel 2006, per il suo centenario, la CGIL nazionale mi ha incluso nella pubblicazione “Ritratti”, tra coloro che con il proprio impegno nel volontariato e nel sindacato hanno contribuito alla sua storia
Sono stato, per 20 anni, legale fiduciario della Federconsumatori.
In questa veste ho seguito con successo varie cause pilota per la tutela dei consumatori contro realtà come Telecom e Sky e mi sono occupato di risparmio tradito e relativo contenzioso su bond Cirio, Argentina, Parmalat e Lehman. Nel 2009 ho contribuito a costituire la Consulta Giuridica Nazionale degli avvocati della Federconsumatori, che riunisce tutti i legali dell’associazione in Italia, e di cui sono stato il coordinatore.
Credo nell’impegno civile e sono socio ANPI, i cui valori sono anche i miei. Ho sempre dedicato una parte della mia vita al volontariato.
Ho contribuito a fondare l’associazione Amici di Piazza Grande e l’associazione Bologna Kurdistan, di cui sono Presidente. Sono socio fondatore e Presidente dell’associazione Avvocato di strada Odv, che difende gratuitamente i diritti delle persone senza dimora.
In questa veste ho ricevuto nel 2001 il Premio Nazionale del Volontariato dalla Fondazione Fivol, nel 2009 il Premio La Vela Latina e nel 2013 il Premio Cittadino Europeo, assegnato dal Parlamento Europeo.
Come consigliere regionale mi sono occupato soprattutto di contrasto alle mafie, di lotta alla povertà, di lavoro e di promozione dei diritti civili e sociali. Tra i tanti atti legislativi che ho seguito, ne voglio ricordare tre che mi hanno particolarmente appassionato.
Sono stato relatore del Testo Unico per la promozione della cittadinanza e dell’economia responsabili. Una legge importante perché frutto di un percorso partecipato e perché mette insieme le tante misure indispensabili per combattere le mafie: lotta all’usura e al gioco d’azzardo patologico, ma anche assistenza e aiuto alle vittime innocenti delle mafie, dell’usura e del racket; la possibilità di usare i beni sequestrati per finalità sociali e misure per migliorare la gestione dei beni confiscati. Come ha scritto il fondatore di Libera, “Un noi corale potrebbe sconfiggere, oltre alle organizzazioni criminali, la mentalità che le ha prodotte”.
Ugualmente insieme, il 26 luglio 2019, dopo 47 ore e 33 minuti di maratona, sempre in aula giorno e notte a votare contro gli emendamenti ostruzionistici della destra, abbiamo approvato anche in Emilia-Romagna una legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Con questa legge regionale promuoviamo e realizziamo politiche, programmi e azioni per tutelare ogni persona nella sua libertà di espressione e manifestazione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere.
Sono stato promotore e relatore della prima legge regionale in Italia per garantire un medico di base alle persone senza dimora, approvata in Emilia-Romagna nel luglio del 2021. In seguito altre 4 regioni italiane hanno recepito questa norma.
Questa legge è stata poi presentata in Parlamento dall’Onorevole Marco Furfaro ed è oggi in discussione alla Camera dei Deputati. Se fosse approvata si garantirebbe il diritto alla salute di oltre 60mila persone diventate così povere da finire in strada.
In Europa, se eletto, mi impegnerò per cercare di cambiare l’accordo di Dublino e le politiche sull’immigrazione, per promuovere un reddito di cittadinanza europeo e un salario minimo europeo per ogni stato e basato sul costo della vita, per vincolare i Fondi Europei sulla Sanità all’impegno di usarli per la Sanità Pubblica, per difendere i diritti dei più fragili e le ragioni della pace.
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