Una nuova cultura della legalità. La Regione stanzia 1 milione di euro per 39 progetti di enti locali e università

🌐 Costruire una nuova cultura della legalità per prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata è uno dei pilastri della legge quadro contro le mafie a cui ho lavorato nella scorsa legislatura.
Quest’anno la Regione stanzia 1 milione di euro per 39 progetti di enti locali e università. Di questi, 5 per la riqualificazione di beni confiscati e restituiti alle comunità locali.
Nel bolognese sono 10 i progetti approvati:
🔸 “Narrare le Mafie” del Comune di Bologna
🔹 “Reti sociali contro reti criminali” del Comune di San Lazzaro
🔸 “Lettura e Legalità” del Comune di Valsamoggia
🔹 “Politicamente Scorretto 2020” del Comune di Casalecchio
🔸 “A scuola di Legalità” del Comune di Castel San Pietro
🔹 “La Tribuna della Legalità” del Comune di Galliera
🔸 “Semi di legalità 2020” dell’Unione Reno Galliera
🔹 “Terreni Fertili: in contrasto all’illegalità” dell’Unione Valli Savena-Idice
🔸 “Quattro azioni integrate in tema di prevenzione all’infiltrazione mafiosa nel tessuto socio-economico e riutilizzo dei beni confiscati alle mafie” dell’Università di Bologna

Programma straordinario 2020-2022 per il recupero e l’assegnazione di alloggi ERP

Oggi in Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità abbiamo discusso un programma straordinario 2020-2022 per il recupero e l’assegnazione di alloggi ERP. Circa 10 milioni di euro stanziati per il 2020, per permettere ai Comuni di eseguire le opere di manutenzione necessarie a rendere disponibili alloggi alle famiglie già in graduatoria.
Un programma che nasce in risposta a un fabbisogno abitativo ulteriormente aggravato dall’emergenza sanitaria.

Diritti. Mumolo (Pd): agire affinché Patrick Zaky non subisca trattamenti inumani

Il caso di Patrick Zaki, il 28enne ricercatore egiziano, studioso a Bologna, ora detenuto in carcere nel suo Paese, finisce in Regione grazie a una risoluzione di Antonio Mumolo (Pd), che chiede alla Giunta di “intervenire sul governo italiano perché si attivi, anche nei confronti dell’Unione europea e degli organismi internazionali, per spingere il governo egiziano a liberarlo e consentirgli di riprendere gli studi in Italia”.

Mumolo spiega come “il 5 marzo Zaki sia stato trasferito a Il Cairo nel carcere di Tora e il suo caso sia passato nelle mani della Procura per la Sicurezza dello Stato; dopo l’udienza di sabato 7 marzo, la Procura per la Sicurezza dello Stato ha rinnovato la detenzione cautelare per altri 15 giorni e fissato la successiva udienza per il 21 marzo. Anticipata precipitosamente a lunedì 16 marzo, l’udienza è stata annullata per l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus e rinviata a data ancora sconosciuta”.

Dunque, Mumolo invita la Giunta “a intervenire sul governo perché si attivi, anche in sede di Unione Europea e di organismi internazionali, per spingere il governo egiziano a rispettare i diritti umani e liberare Patrick George Zaki, consentendogli di terminare i suoi studi in Italia, e per spingere l’esecutivo egiziano a garantire che, in attesa del rilascio di Patrick George Zaki, gli venga concesso di incontrare i suoi avvocati e i suoi familiari, gli vengano fornite adeguate cure mediche e gli venga consentito di studiare, permettendo ai funzionari delle ambasciate europee in Egitto di fargli visita e verificare che non venga sottoposto a trattamenti inumani o degradanti”.