Video iniziativa La salute degli altri – Festa nazionale de l’Unità 2021

Domenica 29 agosto ho partecipato a questo dibattito che si è tenuto alla Festa nazionale dell’Unità per presentare la legge regionale di cui sono stato relatore che consente alle persone senza dimora dell’Emilia-Romagna di avere un medico di base.
Sono intervenuti con me: Maria Zegarelli (giornalista), Donato Metallo (consigliere regionale della Puglia, Partito Democratico), Cristina Avonto (presidente presso fio.PSD – Federazione italiana per le persone senza fissa dimora), Roberto Rossini (portavoce di “Alleanza contro la povertà”), Anna Petrone (consigliera Parità Provincia di Salerno).

 

COMUNICATO STAMPA Ecco la “Legge Mumolo”, un medico per chi vive in strada

L’Emilia-Romagna prima regione italiana a tagliare questo traguardo

I clochard potranno avere i medici di base. Con l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa della “legge Mumolo” l’Emilia-Romagna taglia un grande traguardo nel campo della solidarietà e dei diritti: è, infatti, la prima, e per ora unica, Regione italiana a permettere alle persone senza dimora di poter usufruire del medico di base.

“È una rivoluzione: siamo la prima Regione in Italia che tutela la salute dei senza tetto”, spiega Antonio Mumolo, consigliere regionale del Partito Democratico da sempre impegnato per i diritti dei più deboli e promotore della legge in questione che è stata votata all’unanimità da tutte le forze politiche.

“Se c’è una cosa che il Coronavirus ci ha insegnato è che il diritto di curarsi è un diritto collettivo, anche per garantire la salute di tutti”, incalza Mumolo. “Con questa legge si ripara ad un torto che fino ad oggi è stato fatto a chi è più povero, si riducono le disuguaglianze e si afferma che il diritto alla salute non è subordinato al censo”.

Avere un medico, per queste persone, significherà sentirsi di nuovo cittadini, significherà sentire che lo stato c’è per i deboli, significherà avere una speranza ed uno stimolo per uscire dalla strada” conclude Mumolo. Ma la battaglia non finisce qui. Mumolo ora chiederà che tutte le altre regioni italiane approvino una legge analoga in modo che tutti i senza dimora in Italia possano avere un medico di base.

VIDEO. Presentazione della legge

Medico di famiglia anche ai chochard. In Emilia-Romagna ok della commissione Salute alla proposta di legge

Approvata oggi in Commissione Sanità Emilia Romagna la mia proposta di legge per dare un medico di base alle persone senza dimora.
Entro luglio diventerà legge regionale.
È la prima legge in Italia che garantisce il diritto alla salute per le persone senza dimora.
Una battaglia di tante e tanti.
Una legge di civiltà.
Sono felice di questo risultato.
+++Medico di famiglia anche ai chochard. In Emilia-Romagna ok della commissione Salute alla proposta di legge+++

Mumolo (Pd): abbonamento gratuito sui mezzi pubblici ai senza fissa dimora. Schlein: 1,5 milioni per tariffe agevolate

Il question time del Partito democratico chiede di estendere l’iniziativa portata avanti dai Comuni di Bologna e Reggio Emilia: “Attivare anche un tavolo regionale per risolvere la questione delle multe non pagate”. La vicepresidente Schlein: “Assessorato disponibile ad aprire un confronto con le aziende di trasporto pubblico”

Abbonamento gratuito sui mezzi pubblici locali dell’Emilia-Romagna per le persone più povere e senza fissa dimora.

È la proposta di Antonio Mumolo del Partito democratico, con un question time in Aula chiede alla Giunta di estendere a tutte le grandi città della regione l’iniziativa già messa in campo dal Comune di Bologna e Tper. “Una buona prassi che vuole riconoscere alle persone in condizione di grave marginalità la possibilità di utilizzare liberamente i mezzi pubblici per raggiungere mense, dormitori o attività di inserimento lavorativo”, spiega il consigliere Pd. L’idea trova il sostegno della vicepresidente Elly Schlein: “Abbiamo stanziato 1 milione e mezzo per attivare tariffe agevolate per le persone fragili, in particolare per persone senza tetto. Come Regione continueremo a promuovere azioni come quelle portate avanti dal Comune di Bologna e da quello di Reggio Emilia, che vanno anche nell’interesse delle aziende di trasporto. Lo faremo sensibilizzando i Comuni, a cui compete l’erogazione dei contributi”.

Mumolo, inoltre, sollecita anche la Regione ad avviare un tavolo di lavoro congiunto con i sindaci dei Comuni con maggiore densità abitativa del territorio regionale, le associazioni che si occupano delle persone senza dimora e i rappresentanti delle aziende di trasporto pubblico locale per trovare soluzione ai crediti sostanzialmente inesigibili, vantati dalle stesse aziende di trasporto nei confronti di persone indigenti senza dimora (sanzionate per aver utilizzato il servizio di trasporto pubblico locale senza pagare il biglietto). “L’assessorato regionale ai trasporti è disponibile ad avviare un tavolo di confronto e a coinvolgere le aziende di trasporto dei vari territori”, ha confermato Schlein. Un’apertura che soddisfa Mumolo: “Oggi inizia il percorso per trovare una soluzione alle multe accumulate in questi anni dalle persone senza dimora. Oggi hanno la possibilità di un abbonamento gratuito in Emilia Romagna, ma fino a ieri accumulavano debiti il cui peso rende più difficile l’uscita dalla strada. Sono disponibile a partecipare al tavolo in prima persona”.

76 anni fa

Sono passati 76 anni dal giorno in cui Bologna fu liberata, 76 anni per non dimenticare e un giorno da ricordare.
Italo Calvino ci disse: “I Partigiani ci insegnano che dobbiamo combattere per una società più giusta”.
Oggi ricordiamo, perché la storia ci insegna il futuro.
Oggi piantiamo, ancora una volta, il piccolo seme della democrazia, della pace, della giustizia sociale e che diventi una pianta rigogliosa nelle menti e nei cuori delle future generazioni.

Le celebrazioni, nel rispetto delle misure imposte dalla pandemia, inizieranno alle ore 10 e saranno trasmesse sulla pagina fb del comune di Bologna https://www.facebook.com/comunebologna

• Alle finestre di Palazzo d’Accursio verranno esposte le bandiere delle brigate partigiane
• Da oggi le Porte di Bologna sono protagoniste dell’installazione pittorica Ciò che resiste, L’abbraccio alla città da parte delle donne e degli uomini della Resistenza. Su ognuna delle 12 Porte sarà esposto il ritratto di una staffetta o di un partigiano, a cui è stato affiancato uno dei primi 12 articoli della Costituzione Italiana. (progetto a cura dell’ANPI di Bologna opere di Antonella Cinelli).