“I proverbi sono la saggezza dei popoli. Dopo due rinvii del congresso c’era da aspettarsi anche il terzo. Se la mia richiesta di non rinviare il congresso di febbraio fosse stata accettata a quest’ora avremmo un segretario del partito e organi rinnovati ma a questo punto è inutile piangere sul latte versato. Dobbiamo concentrarci sul futuro della Regione e il congresso deve essere rinviato. Chiedo però che il congresso si tenga non appena sarà possibile, altrimenti dovremo lanciare l’hashtag #congressopoi, e che le 800 firme che ho depositato a sostegno della mia candidatura restino valide. Se non altro per rispetto a tutti gli iscritti di tutte le aree del partito che hanno firmato e che mi hanno aiutato a raccoglierle”. Queste le dichiarazioni del candidato alla segreteria regionale del PD al termine della direzione di questa mattina.

“Sono d’accordo sulle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. Sono stato il primo a chiederle e i giornali hanno titolato che “Mumolo andava controcorrente” per questa scelta. Sapevo – aggiunge Mumolo – che non ero controcorrente: rappresentano un valore importante, tutti i nostri iscritti e tutti i nostri elettori le chiedono, farle è la scelta giusta”.

“Le primarie di coalizione prevedono regole molto stringenti, credo quindi che sia necessario un grande impegno da parte del partito per consentire la massima partecipazione a tutti i candidati. Ringrazio Stefano Bonaccini e Anna Pariani che in questi giorni stanno facendo un grande lavoro perché si possa approvare prima della fine della legislatura la nuova legge elettorale con la doppia preferenza di genere e l’abolizione del listino. Come vicepresidente della Commissione Statuto – conclude Mumolo – mi adopererò al massimo perché la legge venga approvata”.