image_miniL’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità una risoluzione nella quale si chiede alla Giunta regionale di adottare tutti gli atti compatibili con l’ordinamento vigente al fine di “sostenere iniziative che portino alla revisione dell’attuale normativa nella parte in cui prevede la chiusura di sezioni distaccate e tribunali minori, senza adottare criteri di selezione adeguati, in grado di garantire un doveroso principio di differenziazione e di adeguatezza territoriale”. Attraverso due emendamenti presentati da Bignami, questo documento modifica largamente il testo originario, nel quale si chiedeva alla Giunta di sostenere l’iniziativa referendaria che si è conclusa il 30 settembre scorso.

Nel presentare l’atto, Bignami ha ricordato che l’Assemblea legislativa il 25 ottobre 2011 aveva votato all’unanimità una risoluzione a proposito della soppressione delle sedi distaccate dei tribunali, nella quale si dava mandato alla Giunta regionale di adottare tutte le iniziative utili affinché i criteri di riordino fossero fortemente integrati, “per contribuire a limitarne gli effetti distorsivi sul sistema di presidio giudiziario regionale, nonché chiusure ingiustificate e potenzialmente lesive dell’efficacia complessiva”. Il consigliere ha poi riconosciuto alla Giunta e alla vicepresidente Saliera “di aver cercato di evitare soluzioni drastiche e indiscriminate, ma ciò non ha portato ai risultati sperati”.

A sostegno di questo documento sono intervenuti i consiglieri Antonio Mumolo (PD), e Mauro Manfredini (Lega nord), che hanno voluto evidenziare come la necessaria riorganizzazione degli uffici giudiziari “si sia finora concretizzata con tagli lineari che hanno provocato molti problemi; fra i più danneggiati, gli abitanti delle aree montane”.