Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo ha presentato una risoluzione in Assemblea Legislativa per chiedere che la Regione Emilia-Romagna intervenga sui negozi che in inverno e in estate lasciano aperte le porte, con un enorme dispendio energetico, un aggravio dei costi e un cattivo impatto sull’ambiente.

“Moltissimi esercizi commerciali – afferma il consigliere Mumolo – hanno la brutta abitudine di lasciare spalancate le porte per invogliare i clienti ad entrare. Per scaldare i propri locali devono tenere il riscaldamento molto alto, con un conseguente enorme disperdio di energia. Come evidenziato da alcune inchieste giornalistiche, neanche il freddo intenso dei giorni passati ha convinto i commercianti a chiudere le porte, e la stessa cosa accade nei caldi mesi estivi, quando si utilizza l’aria condizionata per rinfrescare gli ambienti e le porte aperte vanificano lo sforzo dei condizionatori.”

“L’ondata di freddo di quest’anno, e che ha visto l’Emilia-Romagna tra le regioni più colpite, ha causato un grande aumento dei consumi per il riscaldamento e una consistente diminuzione delle forniture di gas russo da cui l’Italia dipende per oltre il 30%, riportando in auge l’annoso e mai risolto problema della dipendenza energetica del nostro Paese. In un contesto simile lo spreco energetico, sopratutto quando la produzione primaria è affidata all’impiego dei combustibili fossili esauribili e costosi, crea danni economici e ambientali molto grandi, di cui – dice il consigliere – non possiamo non essere consapevoli.”

“In varie amministrazioni comunali di diverse Regioni d’Italia sono state già emesse delle ordinanze che vietano ai commercianti di tenere aperte le porte dei negozi. La Regione Emilia-Romagna è da tempo impegnata a promuovere l’uso razionale dell’energia ed il rispetto dell’ambiente. Con qusta risoluzione – conclude Mumolo – chiediamo alla Giunta regionale di sensibilizzare tutte le Amministrazioni Comunali della Regione sul tema, sollecitando l’eventuale adozione di Ordinanze di divieto da parte dei Sindaci stessi.”

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