Nella seduta di oggi, mercoledì 4 maggio 2011, è stata approvata dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna la legge regionale per il contrasto alle infiltrazioni mafiose e per la promozione dell’educazione alla legalità. Grande soddisfazione viene espressa dal Segretario regionale PD Stefano Bonaccini e dal Consigliere regionale PD Antonio Mumolo, relatore della legge.

“Dopo un lungo percorso partecipato che ha coinvolto il mondo dell’associazionismo e quello istituzionale – affermano i Consiglieri Mumolo e Bonaccini – oggi abbiamo approvato una legge che mira a prevenire il crimine e che metterà in rete le informazioni che amministrazioni, forze dell’ordine e altri soggetti hanno accumulato negli anni. Verrà attivato un Osservatorio Regionale interno all’Amministrazione, che raccoglierà tutti i dati e il materiale disponibile, al fine di rendere più agevoli, ampi ed efficaci i controlli incrociati necessari al monitoraggio.”

“La Giunta – proseguono i Consiglieri – predisporrà un Centro di Documentazione aperto a tutti i cittadini, in cui sarà possibile informarsi e trovare contenuti aggiornati e completi. Per promuovere la cultura della legalità verranno attivati percorsi didattici nelle scuole di ogni ordine e grado, saranno realizzate iniziative pubbliche e verrà istituita la Giornata Regionale in ricordo delle Vittime di mafia che coinciderà con il 21 marzo. Altro punto importante e qualificante è quello relativo alla velocizzazione delle procedure burocratiche per l’utilizzo dei beni sequestrati: per facilitare il recupero ad uso sociale di tali beni da parte dei comuni, la Regione attiverà uno sportello per fornire assistenza e informazioni e saranno erogati contributi per cofinanziare gli interventi di restauro, risanamento e riutilizzo.”

“Nella legge – ricordano i Consiglieri PD – è stata inserita inoltre una clausola valutativa, che prevede che, ogni due anni, la Giunta presenti alla Commissione assembleare competente una relazione sull’evoluzione dei fenomeni di illegalità collegati alla criminalità di tipo mafioso rilevata nel territorio regionale. La clausola è stata inserita perché non volevamo approvare una legge bandiera, ma una legge efficace i cui effetti dovranno e potranno essere controllati e valutati.”

“Ha detto una volta Paolo Borsellino che la politica e la mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio, o si fanno la guerra o si mettono d’accordo. Oggi con l’approvazione di questa legge – concludono Mumolo e Bonaccini – abbiamo dimostrato chiaramente qual è l’intenzione della Regione Emilia-Romagna: opporsi alle mafie e tenerle fuori dal territorio”.

Testo legge pdl 1117-1078