Questa mattina la polizia ha eseguito dei sequestri tra Bologna e provincia di esercizi commerciali, beni immobili, mobili e quote societarie del valore di diversi milioni di euro. I beni, intestati a dei prestanome, sono di proprietà di due narcotrafficanti calabresi, uno dei quali è stato ucciso lo scorso 12 marzo in un agguato a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia.

Sulla vicenda interviene il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, relatore del progetto di legge regionale per la prevenzione e il contrasto al crimine organizzato e mafioso, per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva.

“I sequestri di stamattina – afferma il consigliere Mumolo – non fanno che confermare l’urgenza di quanto ci proponiamo di fare con il progetto di legge di cui sono relatore. Le infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna e nella Provincia di Bologna sono una realtà: per sconfiggerle è necessario dotarsi di strumenti adeguati.”

“Con la nuova legge – prosegue il consigliere – intendiamo puntare alla prevenzione del crimine su più livelli, dall’educazione alla legalità fino a provvedimenti di contrasto a usura e racket. Partendo dall’esigenza di mettere in rete le informazioni che amministrazioni, forze dell’ordine e altri soggetti hanno accumulato, abbiamo pensato all’attivazione di un Osservatorio Regionale interno all’Amministrazione, che raccolga tutti i dati e il materiale disponibile, al fine di rendere più agevoli, ampi ed efficaci i controlli incrociati necessari al monitoraggio.”

“Credo che questo – conclude Mumolo – sia un approccio veramente efficace. Le indagini che hanno portato ai sequestri di stamattina erano partite lo scorso anno proprio perchè era stata notata la presenza di un trafficante calabrese che aveva obbligo di dimora in un lussuoso hotel di Bologna. Grazie allo snellimento delle procedure previsto dalla nuova legge i beni sequestrati saranno a disposizione della collettività in breve tempo.”