La commissione Bilancio affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi, ha nominato a maggioranza Antonio Mumolo (PD) relatore del progetto di legge d’iniziativa della Giunta regionale dal titolo ‘Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile’. Al documento, scelto dalla commissione (a maggioranza) come “testo base”, è stato abbinato il progetto di legge di materia analoga presentato dai consiglieri del movimento 5 stelle, Giovanni Favia e Andrea Defranceschi, dal titolo ‘Norme per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni mafiosi, criminali, illegali e per la promozione dell’educazione alla legalità’.

Come ha riferito il sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Bertelli, intervenuto in commissione, il progetto di legge della Giunta s’inserisce in un corpo unico di provvedimenti legislativi destinati al rafforzamento della sicurezza, del controllo del territorio e della legalità, tra i quali le recenti “disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata” (L.r. 11/2010).

Obiettivo prioritario del presente progetto di legge – ha detto Bertelli – è la prevenzione dell’infiltrazione e del radicamento della criminalità organizzata sul territorio regionale per mantere sano il tessuto sociale. E questo grazie alla organizzazione di una “rete di protezione” costituita in una prospettiva di cooperazione istituzionale con il sistema delle autonomie locali, le associazioni imprenditoriali, il sistema scolastico e universitario e gli organismi che hanno competenza in materia di contrasto e repressione del fenomeno. Tutti soggetti – ha precisato – che sono stati coinvolti nel percorso di elaborazione dell’iniziativa legislativa.

Tra i diversi strumenti messi in campo per il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione il progetto di legge prevede: la promozione di accordi di programma e di collaborazione con enti pubblici; convenzioni con organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale; misure di sostegno della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile nel settore dell’educazione e dell’istruzione; attività di formazione degli operatori di polizia locale; interventi di tipo educativo e culturale per la prevenzione dell’usura al fine di favorire l’emersione.

Il testo prevede inoltre l’assistenza ai comuni assegnatari di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa (beni che sono attualmente 31 in Emilia-Romagna) e la concessione di contributi agli stessi enti locali per concorrere ad opere di restauro e arredo degl immobili e per favorirne il riutilizzo in funzione sociale. Tra le ulteriori azioni previste : interventi a sostegno delle vittime di reato e la costituzione di un centro di documentazione, aperto alla fruizione dei cittadini, sui fenomeni connessi al crimine mafioso con specifico riguardo al territorio regionale.

Da segnalare inoltre l’istituzione, il 21 marzo, della “giornata regionale in ricordo delle vittime delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile” e l’adesione della Regione all’associazione ‘Avviso pubblico’. (is)