Antonio Mumolo è tra i firmatari della risoluzione approvata dall’Assemblea Legislativa Emilia-Romagna con il voto favorevole dei Consiglieri PD, FdS, SeL-Verdi, IdV, Movimento 5 Stelle – e finalizzata a contrastare la privatizzazione della gestione dei servizi idrici.

Nel testo si afferma che i referendum, promossi dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua (www.acquabenecomune.org) contro la privatizzazione della gestione dei servizi idrici, debbano tenersi entro il 2011.

Nel documento si chiede inoltre al Parlamento di approvare, entro l’anno, un provvedimento di moratoria delle scadenze previste dal cosiddetto “decreto Ronchi”.

La risoluzione sottolinea il dato delle oltre centomila firme referendarie raccolte in Emilia-Romagna, un milione e 400mila a livello nazionale. Vengono poi evidenziati una serie di rischi, tra i quali il vuoto legislativo in tema di affidamento del servizio idrico integrato, in seguito alla soppressione, a partire dal marzo 2011, degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali).

Dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale dei ricorsi di alcune Regioni, fra cui quello presentato dall’Emilia-Romagna, la via referendaria appare di fondamentale importanza per evitare il rischio di speculazioni e di una privatizzazione selvaggia, a tappe forzate, dei servizi idrici. La stessa Assemblea dell’ONU ha riconosciuto quest’anno, con il voto favorevole del Governo italiano, che l’acqua potabile “è un diritto fondamentale, essenziale per il pieno godimento del diritto alla vita e di tutti i diritti dell’uomo”, e ha rivolto l’invito agli Stati e alle Organizzazioni internazionali a garantire tutte le risorse finanziarie.

Oggetto n. 830 – Risoluzione proposta dai consiglieri Donini, Meo, Pariani, Grillini, Marani, Bonaccini, Carini, Casadei, Costi, Montani, Mazzotti, Mori, Cevenini, Monari, Montanari, Mumolo, Piva e Moriconi per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a promuovere il valore universale ed inalienabile dell’acqua, a restituire la gestione del servizio idrico alle comunità locali e a chiedere l’approvazione di un provvedimento di moratoria alle scadenze previste dal “Decreto Ronchi”.

Oggetto n. 830 – Risoluzione