31.08.12 Antonio Mumolo alla Festa PD Ravenna per l’incontro pubblico “I diritti al tempo della crisi”

Dallo scorso giugno è attiva anche a Ravenna una sede dell’Associazione Avvocato di Strada Onlus, nata grazie alla collaborazione con il comitato civico Rompere il Silenzio e la Caritas Ravenna.

Venerdì 31 agosto alle ore 21.30 alla Festa Provinciale del Partito Democratico di Ravenna, l’Associazione Avvocato di strada Onlus presenterà alla città i propri progetti e le proprie attività. Nel corso dell’iniziativa, che si terrà presso lo spazio-dibattiti della Libreria della Festa, il giornalista Nevio Galeati intervisterà il Presidente Nazionale dell’Associazione, Avv. Antonio Mumolo, che presenterà il rapporto sulle attività del 2011 dell’Associazione nazionale, il Presidente della Caritas di Ravenna don Alberto Brunelli che presenterà la Relazione sui dati del Centro di Ascolto Diocesano 2011, ed Emanuela Casadio, coordinatrice di Avvocato di strada Ravenna.

Sono previsti gli interventi degli avvocati volontari dello sportello di Avvocato di strada Ravenna, che racconteranno le prime esperienze di lavoro svolto sul campo e di alcuni rappresentanti delle istituzioni locali per affrontare insieme il tema dell’inclusione delle persone ai margini della comunità e del protagonismo del mondo del volontariato al fianco delle istituzioni in un’ottica di sussidiarietà orizzontale.

Lo sportello di Avvocato di strada Ravenna ha sede presso il CEIS di Via Cavour n. 6 ed è aperto tutti i venerdì dalle 15 alle 17. Nel corso dell’iniziativa verranno raccolte le adesioni di quanti vorranno collaborare alle attività dell’Associazione.

Conferma la tua partecipazione su Facebook: https://www.facebook.com/events/286071291508828/

La Festa PD Ravenna si tiene presso il Pala De Andrè, Viale Europa 1, Ravenna

Repubblica Sera intervista Antonio Mumolo. L’avvocato dei senza dimora “Così cambio vita agli ultimi”


Il Presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus Antonio Mumolo è stato intervistato da Repubblica Sera per il suo impegno in favore delle persone senza dimora

PERSONAGGI – UN ALTRO MONDO
L’avvocato dei senza dimora “Così cambio vita agli ultimi”
Antonio Mumolo ha fondato un’associazione che offre tutela legale a coloro che non hanno alcun diritto perché non hanno una residenza.

Insieme a lui, lavorano 700 colleghi in 29 città
di ANTONELLA BARINA

UN ALTRO MONDO Antonio Mumolo è uno dei tanti italiani che appartengono a “un altro mondo”, con una diversa gerarchia di valori: al denaro, al potere, al successo contrappongono il desiderio di una società più giusta e investono tempo e sudore sulla solidarietà e il bene comune. RepubblicaSera vi racconterà le storie di alcuni di loro.

Siamo il più grande studio legale d’Italia”, dice soddisfatto Antonio Mumolo. Che però aggiunge: “E anche quello che fattura di meno”. Perché lui e altri settecento avvocati ricevono i loro clienti in locali disseminati in 29 città, da Bolzano a Bari; e se quei clienti sono così giù di corda e rassegnati da non chiedere nemmeno aiuto, loro li raggiungono ovunque, nelle mense e nei dormitori pubblici, nei centri di accoglienza e sotto i ponti. Gratuitamente, per puro volontariato.

Antonio Mumolo, brindisino trapiantato a Bologna, è fondatore e presidente di Avvocato di strada, un’associazione di stimati professionisti che offre tutela legale alle persone senza fissa dimora. Solo l’anno scorso la onlus (la prima del genere mai fondata in Italia, nel 2000) ha condotto 2260 cause: “Chi vive in strada accumula problemi legali: basta qualche multa non pagata per raggiungere un debito di migliaia di euro.

E non può accedere al gratuito patrocinio: essere cioè difeso da un avvocato d’ufficio “, spiega l’avvocato. “Perché chi è senza dimora, quindi senza
residenza anagrafica, è come se non esistesse: non può lavorare, votare, ricevere la pensione, ottenere una casa popolare, farsi curare dal sistema sanitario nazionale, se non al pronto soccorso…”.

Fra i successi di Mumolo e compagni, essere riusciti a fare ottenere la residenza anche a chi passa le notti al dormitorio pubblico o addirittura sotto i portici. Mumolo è uno dei tanti italiani – non si direbbe, ma sono tanti – che appartengono a un altro mondo. Quello con una diversa, inconsueta gerarchia di valori: il mondo che al denaro, al potere, al successo contrappone il desiderio di una società più giusta.

E sulla solidarietà e il bene comune investe tempo e sudore. Scelta impegnativa: sempre lì a sfidare l’impossibile. Eppure Mumolo, 49 anni, solarità del Sud e cordialità bolognese, di tempo non ne ha da sprecare: è giuslavorista in uno studio privato, consigliere regionale del Pd, membro dell’Assemblea nazionale del partito e della segreteria di Bologna, legale della Federconsumatori nazionale e di quella bolognese…

La voglia di cambiare il mondo risale alla sua giovinezza. E forse anche a quel papà medico che tutt’oggi, a 84 anni, fa volontariato. È la fine degli anni ’70 quando Antonio e i suoi compagni creano il primo centro sociale a Brindisi: musica e politica di rottura. Un’avventura interrotta dalla corvée del servizio militare nel corpo degli Assaltatori: (“Un battaglione durissimo, punitivo, dove – guarda caso – erano stati catapultati soprattutto militanti di sinistra”).

E da nuove ribellioni: iscritto all’università di Bologna, fa parte della Pantera, ondata studentesca che tra l’89 e il ’90 lambisce quasi tutti gli atenei italiani. Partecipa a manifestazioni antimilitariste, come il blocco dell’aeroporto militare dell’Isola Capo Rizzuto, in Calabria. Con la laurea, il primo volontariato: in un piccolo ufficio di Bologna, Mumolo offre assistenza giuridica gratuita a chi non se la può permettere.

Tiene un corso di diritto al lavoro per ragazzi sfruttati, dal percorso di vita difficile. Ed è solo con il crollo del Muro che si iscrive a un grande partito, entrando nella sezione Bolognina del Pds (quella in cui Occhetto tiene il famoso discorso della svolta). In sei mesi è segretario e soffia vento di novità sulla polvere dell’ex Pci: tra l’altro, apre la sezione al volontariato, offrendo la sede alle associazioni in cerca di spazi gratuiti per le loro attività.

Nel frattempo (siamo nel ’93) Antonio collabora al giornale scritto da detenuti ed ex detenuti del carcere di Bologna. Che dopo un po’ viene chiuso. “Ma gli esterni, ex detenuti finiti a vivere in strada, decidono di fondare Piazza Grande, il primo periodico italiano scritto e distribuito dagli homeless “, racconta Mumolo.

“E, subito dopo, l’Associazione Amici di piazza Grande, basata sull’autoaiuto: l’idea di mettere insieme le proprie capacità per risolvere da soli i problemi. Abbiamo aperto una compagnia teatrale, una sartoria che fa piccole riparazioni, un negozio e un’Ape attrezzata che riparano biciclette… E abbiamo scoperto che molti guai dei senza tetto si risolvono solo per vie legali. Così è nata Avvocato di strada. Quando, nel 2000, abbiamo presentato il progetto alla stampa eravamo solo in due, una penalista ed io. Ma già la sera si erano fatte avanti due segretarie in pensione”.

Mumolo ha vinto il Premio nazionale del volontariato e ottenuto un riconoscimento dal presidente Napolitano. “Un successo legale può capovolgere la vita di chi vive in strada: trasformare una persona invisibile, da calpestare e deridere, in un cittadino con diritti e dignità. Da giovane volevo cambiare il mondo all’istante. Ora so che lo si corregge a piccoli passi”.

Fonte: Repubblica Sera

“La frontiera dei territori” Antonio Mumolo alla conferenza del Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato

Si terrà a Bologna dal 25 al 27 maggio 2012 a Palazzo degli Affari (Piazza della Costituzione), “La frontiera dei territori” la Conferenza Annuale di CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato – che riunisce e rappresenta oltre il 90% dei 78 Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) presenti in Italia.

È la prima volta che l’appuntamento, realizzato ogni anno in una regione differente, viene ospitato in Emilia Romagna, con la collaborazione del Coordinamento dei Centri di Servizio per il Volontariato della regione e di VOLABO, il CSV della provincia di Bologna.

“La rete dei CSV in Italia, la cui base sociale rappresenta più del 50% del volontariato nazionale, s’identifica in valori e finalità condivise” – dichiara il presidente di CSVnet, Stefano Tabò.
Non a caso questa Conferenza porta il titolo “La frontiera dei territori”. Sono proprio i “territori” dove il volontariato è irrinunciabilmente radicato, la vera “frontiera”. Una sfida che apre, però, a prospettive innovative e ad una appartenenza più ampia. Per questo CSVnet ha deciso di preparare questa Conferenza raccogliendo più di 280 buone prassi dei propri soci, che saranno condivise a Bologna e permetteranno di mettere in comune esperienze e strumenti nati dalle iniziative dei singoli CSV.”

La Conferenza sarà quindi l’occasione per individuare piste innovative per l’ evoluzione delle attività dei CSV, a supporto di un volontariato capace di mettere a sistema il proprio impegno per un nuovo modello di partecipazione civile e di coesione sociale.

L’incontro avrà inizio venerdì 25 maggio alle ore 15.00, con una sessione di lavoro interna che vedrà l’intervento introduttivo di Stefano Tabò, presidente di CSVnet, ed i saluti istituzionali di Antonio Mumolo, Consigliere Regione Emilia Romagna e Laura Groppi, Portavoce dell’Osservatorio Regionale del Volontariato.

Si prosegue sabato 26 maggio, a partire dalle 9.00, con la sessione “Le opportunità per la rete dei CSV” in cui saranno presentati alcuni importanti progetti e protocolli d’intesa, avviati da CSVnet con realtà come Ferrovie dello Stato, Siae – Società Italiana degli Autori ed Editori e Biteb (Banco Informatico Tecnologico e Biomedico), al fine di essere sempre di più al servizio del Volontariato e della rete dei CSV.

La sessione sarà preceduta da un incontro di approfondimento con la prof.ssa Gaia Peruzzi – Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, La Sapienza Università di Roma – autrice del volume “ La comunicazione al centro. Un’indagine sulla rete dei Centri di Servizio per il Volontariato”, la prima ricerca sociologica sul sistema dei CSV, ideata e promossa da CSVnet e condotta da un gruppo di ricercatori da lei coordinato.

A seguire, dalle ore 11.00, un ampio momento di confronto pubblico a cui hanno confermato la propria partecipazione: Giuseppe Guzzetti, presidente ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio S.p.A); Andrea Olivero, portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore; Fausto Casini, coordinatore Consulta del Volontariato presso il Forum Nazionale del Terzo Settore; Emma Cavallaro, presidente della ConVol (Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti del Volontariato), Carlo Vimercati, presidente Co.Ge. (Consulta dei Comitati di Gestione); Antonio Miglio, vicepresidente ACRI. Il dibattito sarà moderato, nella prima parte, dal giornalista Rai Giovanni Anversa e, nella seconda, da Gino Mazzoli, esperto di welfare e processi partecipativi.
Per gli addetti ai lavori la giornata si chiuderà alle 18.00 con la condivisione delle migliori best practice selezionate dalla rete CSV.

Domenica 27 maggio, infine, i gruppi di lavoro restituiranno i risultati della loro discussione e si concluderà la riflessione sulle linee di indirizzo della programmazione 2012-2013. A chiusura delle tre giornate di Conferenza, l’assemblea dei soci Csvnet.

09.02.12 “Nuove povertà, il lato invisibile della società. Esperienze di vita solidale e di comunità a Budrio”

Giovedì 9 febbraio il consigliere regionale PD Antonio Mumolo partecipa all’iniziativa “Nuove povertà, il lato invisibile della società.
Esperienze di vita solidale e di comunità a Budrio” che si tiene presso la Sala S, Via Garibaldi 39, Budrio.

Partecipano
Saranno presenti: Carlo Castelli, Sindaco di Budrio
Oriana Zuppiroli, Assessore alle politiche sociali del Comune
Insieme a: Giulio Pierini, candidato sindaco per Budrio 2012
Antonio Mumolo, Assemblea legislativa Emilia Romagna, gruppo PD

Evento Facebook:
https://www.facebook.com/events/206254249472812/

19.12.11 Convegno “Povertà e cittadinanza: sulla strada, per l’inclusione”

Lunedì 19 dicembre 2011 si tiene il convegno “Povertà e cittadinanza, sulla strada per l’inclusione” durante il quale l’Associazione Avvocato di strada Onlus, il Gruppo Laico Missionario, Porta Aperta, Viale K e i Centri servizi per il volontariato della provincia di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia presenteranno la ricerca esito del progetto interprovinciale “Povertà e cittadinanza: sulla strada, per l’inclusione” realizzata dall’Istituto di Ricerca e Formazione sulle Politiche Sociali IRESS Soc.Coop.

Intervengono
– Teresa Marzocchi Assessore Regionale Politiche sociali Regione Emilia-Romagna
– Tatiana Saruis e Rossella Piccinini – IRESS
– Antonio Mumolo, Presidente Associazione Avvocato di strada Onlus
– Giorgio Bonini, Responsabile Associazione Porta Aperta – Modena
– Vittorio Gazzotti, presidente dell’Associazione Gruppo Laico Missionario – Reggio Emilia

A seguire
Tavola rotonda con i relatori, Flavia Franzoni – Università di Bologna, Giancarlo Funaioli, Presidente di Asvo, Volabo, Centro servizi per il volontariato della provincia di Bologna, Massimo Zucchini – Responsabile Ufficio esclusione sociale Comune di Bologna, Anna Maria Nasi, Presidente Consulta contro esclusione sociale Comune di Bologna.

Durante il convegno è previsto un servizio di coffee-break offerto dall’organizzazione a tutti i presenti.
19.12.11 Convegno “Povertà e cittadinanza: sulla strada per l’inclusione”
Lunedì 19 dicembre 2011 h.9.30 – 13
Povertà e cittadinanza: sulla strada, per l’inclusione. I principali esiti del percorso di ricerca
Sala Conferenze del Baraccano – Quartiere Santo Stefano, Via Santo Stefano 119, Bologna

Info e contatti
Email: info@avvocatodistrada.it
Web: www.avvocatodistrada.it
Evento facebook: https://www.facebook.com/events/201464709936997/
Tel. 051 397971 – Fax 051 3370670


IL PROGETTO
Povertà e cittadinanza: sulla strada, per l’inclusione

Povertà e cittadinanza: sulla strada per l’inclusione è un progetto interprovinciale (Codice 10IP36) promosso da Avvocato di strada Onlus, Associazione Porta Aperta, Gruppo Laico Missionario, Associazione Viale K che ospitano gli sportelli dell’Associazione Avvocato di strada a Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ed è stato realizzato grazie alle risorse gestite dal Centro Servizi per il volontariato della provincia di Bologna – VOLABO.

Il comune operare a favore di individui emarginati, a rischio di esclusione e bisognosi di supporto, le attività che negli anni queste organizzazioni hanno realizzato in sinergia con parrocchie, istituzioni pubbliche e private, realtà differenti del Terzo Settore hanno creato opportunità di conoscenza reciproca dalle quali è nata una collaborazione proficua ed intensa: Viale K, Porta Aperta e GLM ospitano ad oggi presso le proprie sedi gli sportelli dell’Associazione Avvocato di strada. Ogni associazione ha acquisito dall’odv bolognese una serie di competenze e conoscenze per l’impiego dei propri volontari nell’organizzazione e nella gestione degli sportelli. La consapevolezza che la tutela legale rappresenta una preziosa integrazione ai servizi di sostegno alle marginalità già offerti da ciascuna delle associazioni rappresenta perciò, al contempo, l’elemento “propulsore” ed il contesto di intervento della presente idea progettuale.

Il progetto, finalizzato alla realizzazione di un’indagine svolta con strumenti e metodi propri della ricerca sociale e condotta dall’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali IRES è stato ideato con lo scopo di valorizzare il lavoro svolto finora dalle organizzazioni, rafforzando la consapevolezza su quanto realizzato ed ulteriormente accrescendo la motivazione dei volontari, consolidare e allargare la rete di collaborazione con associazioni per l’apertura di nuovi sportelli sul territorio regionale, aprire una riflessione, condivisa e fondata su un’analisi scientifica, in grado di individuare esigenze scoperte e possibili nuovi sviluppi di attività future, sensibilizzare il territorio nazionale, regionale e locale sui temi dell’esclusione sociale e della povertà, coinvolgendo le istituzioni, il terzo settore e la cittadinanza nel suo complesso, con particolare attenzione alle persone senza fissa dimora ed alla loro tutela giuridica e sociale, avviare un centro studi su Diritti e povertà a livello nazionale, sviluppare un’azione di empowerment per i volontari delle odv coinvolte che si traduce nell’acquisizione di competenze e strumenti propri della ricerca sociale e che potranno essere utilizzati in futuro nell’ambito delle differenti attività associative.

La rete del progetto
> Avvocato di strada Onlus – Bologna
> Associazione Porta Aperta – Modena
> Associazione Viale K – Ferrara
> Gruppo Laico Missionario – Reggio Emilia

Progetto finanziato da:
Centri Servizi per il volontariato della provincia di Bologna e Modena
Risorse destinate dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato – Co.Ge. (Legge 266/91).

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