Patto di stabilità. La Regione sblocca 15,2 milioni di euro per i comuni bolognesi

index“Quasi cento milioni di euro di potenzialità di spesa con cui i Comuni e le provincie potranno pagare i fornitori e fare investimenti utilizzando risorse proprie. La Giunta regionale ha approvato il primo riparto 2013 di potenzialità di spesa per allentare gli effetti dei vincoli nazionali del patto di stabilità sugli enti locali. Gli enti bolognesi potranno spendere una cifra pari a 15,2 milioni di euro”. A comunicarlo sono i consiglieri regionali PD Marco Monari, Paola Marani, Antonio Mumolo, Anna Pariani e Giuseppe Paruolo.

“In base alle norme nazionali e alle richieste arrivate dagli enti locali –  sottolineano i consiglieri – in questi primo riparto la metà delle risorse è stata riservata ai piccoli Comuni, ovvero quelli che per la prima volta sono soggetti alle norme del patto nazionale. Nei prossimi giorni la Regione provvederà a una nuova ripartizione di risorse: 9 milioni di euro saranno riservati ai Comuni colpiti dal terremoto del 2012. Grazie alla conversione in legge dell’apposito decreto governativo, agli enti danneggiati dal terremoto saranno inoltre destinati altri 50 milioni di euro di potenzialità di spesa per azzerare completamente i vincoli nazionali in materia di patto di stabilità.”

“Dal 2010 a oggi la Regione ha sbloccato oltre 400 milioni di euro di potenzialità di spesa: risorse fondamentali che hanno dato respiro alle aziende del nostro territorio, messe duramente in crisi dalla crisi economica. Con questa ultima delibera – concludono i consiglieri – la Regione prosegue su questa strada.

Il riparto per i comuni della provincia di Bologna

ANZOLA DELL’EMILIA: 30.479,47
ARGELATO: 25.154,38
BARICELLA: 40.035,90
BAZZANO: 132.599,56
BORGO TOSSIGNANO: 196.895,88
BUDRIO: 256.481,70
CAMUGNANO: 481.695,10
CASALECCHIO DI RENO: 207.437,61
CASALFIUMANESE: 111.771,11
CASTEL D’AIANO: 130.000,00
CASTEL DEL RIO: 16.106,71
CASTEL DI CASIO: 333.258,28
CASTEL GUELFO DI BOLOGNA: 240.062,26
CASTEL MAGGIORE: 320.726,84
CASTEL SAN PIETRO TERME: 222.614,84
CASTELLO D’ARGILE: 29.081,22
CASTELLO DI SERRAVALLE: 376.178,29
CASTENASO: 256.368,43
CASTIGLIONE DEI PEPOLI: 61.950,39
CRESPELLANO: 122.619,99
DOZZA: 234.614,57
FONTANELICE: 67.413,18
GAGGIO MONTANO: 7.513,13
GALLIERA: 127.593,40
GRIZZANA MORANDI: 1.066.000,00
IMOLA: 2.510.445,13
LOIANO: 267.668,41
MALALBERGO: 46.496,93
MARZABOTTO: 124.997,36
MEDICINA: 175.473,61
MINERBIO: 202.272,65
MOLINELLA: 48.426,06
MONGHIDORO: 1.351.055,19
MONTE SAN PIETRO: 148.712,84
MONTERENZIO: 61.868,21
MONTEVEGLIO: 46.089,94
MONZUNO: 68.414,85
MORDANO: 384.567,61
OZZANO DELL’EMILIA: 232.812,07
SALA BOLOGNESE: 137.349,75
SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO: 58.559,66
SAN GIORGIO DI PIANO: 182.218,58
SAN GIOVANNI IN PERSICETO: 235.974,52
SAN LAZZARO DI SAVENA: 461.493,19
SAN PIETRO IN CASALE: 193.117,07
SASSO MARCONI: 242.268,47
VERGATO: 11.055,02
ZOLA PREDOSA: 368.307,11
PROVINCIA DI BOLOGNA: 2.606.414,57
Totale Bologna: 15.260.711,05

Mumolo: “Firmati gli accordi quadro per la sicurezza e la lotta alle infiltrazioni mafiose”

no mafia“Sindaci, presidenti delle Province e rappresentanti del mondo della scuola hanno firmato con la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera gli accordi quadro che danno il via ai progetti finanziati lo scorso dicembre con 1 milione e 279 mila euro di risorse regionali, nell’ambito della legge 3/2011 per la prevenzione alle infiltrazioni mafiose e la diffusione della cultura della legalità e la legge 24/2003 in materia di sicurezza.” A darne notizia è il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, relatore della legge 3/2011.

“Diventano dunque operativi i 46 progetti per la sicurezza urbana e la lotta all’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna approvati per il 2013. Attività – prosegue Mumolo – che si aggiungono ai 69 progetti già avviati e approvati a fine 2011 e ai 7 protocolli per la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa stipulati tra la primavera e l’estate del 2012, dando vita in due anni a 110 progetti in tutto il territorio regionale.”

I progetti e gli interventi finanziati nel territorio della provincia di Bologna

In provincia di Bologna saranno realizzati 11 progetti, finanziati dalla Regione con 141.686 euro.

a) Interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa (l.r. 3/2011)

“Master in gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscate alla mafia. Pio La Torre”, a Bologna
Ammonta a 39.500 euro il costo complessivo del master, organizzato dall’Università degli studi di Bologna-Cirsfid, a cui la Regione contribuisce con 3 mila euro. Il percorso didattico offrirà un’opportunità di accrescimento per professionisti, funzionari e amministratori di Enti locali, rendendo più forti le competenze necessarie per seguire le complesse vicende della confisca e del recupero dei patrimoni illegali.

“Ri/conoscere le mafie: esperienze e ricerche a confronto”, a Bologna.
Il progetto, che sarà realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna, prevede la realizzazione di seminari di approfondimento in cui giovani studiosi presenteranno le loro più innovative attività di ricerca sul fenomeno mafioso in regione, in uno scambio diretto con gli amministratori locali. Il progetto sostiene quindi la ricerca di qualità sul tema della mafia e l’incontro tra la ricerca e le amministrazioni locali. È prevista anche la realizzazione di una mostra sull’immagine della mafia nella stampa locale. Il costo totale del progetto è di 16 mila, cui la Regione contribuisce con 11.200 euro.

“Progetto Teatro” in provincia di Bologna
E’ una delle azioni messe in campo congiuntamente dalla Provincia di Bologna (capofila) con il Comando provinciale dei Carabinieri e il Comune di Bologna, per realizzare uno spettacolo teatrale “Sogni e stracci: storie di ordinaria legalità”, curato da studenti di diversi istituti scolastici della provincia. Il costo totale dell’iniziativa è di 11.260 euro e la Regione vi contribuisce con 6.750 euro.

“Progetto Libera l’Italia “ a Bologna
Il progetto prevede la realizzazione di seminari, laboratori e visite guidate sui temi della lotta all’infiltrazione mafiosa e della cittadinanza responsabile nelle scuole superiori della rete dell’Istituto Serpieri (sono circa 600 gli studenti coinvolti) oltre alla produzione di un film documentario sugli stessi temi e all’organizzazione di una visita a un bene confiscato in Emilia-Romagna. Il progetto ha un costo totale di 7 mila euro, il contributo della Regione ammonta a 3 mila euro.

“Progetto Recupero bene confiscato in località Battuta Bianca – Gaggio Montano”
Grazie a questo progetto saranno realizzati interventi di manutenzione straordinaria su un immobile confiscato, assegnato al Comune di Gaggio Montano e che sarà recuperato per rinforzare le attività di animazione culturale e sociale gestite dal volontariato locale. La spesa complessiva prevista è di 15 mila euro, il contributo regionale di 10.500 euro.

b) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.r. 24/2003)

“Fai la cosa giusta” – progetto di educazione alla legalità e alla prevenzione della devianza giovanile” a Bologna
Si tratta della prosecuzione ed ampliamento dell’omonimo progetto finanziato nel 2010, diretto ad intervenire nella prevenzione del disagio giovanile e del rischio di devianza. Tra le azioni proposte vi sono attività formative dirette agli adulti (docenti, educatori e genitori), il completamento della mappatura dei gruppi informali di adolescenti, iniziative di carattere educativo nelle scuole e nel carcere minorile e la sensibilizzazione della cittadinanza.
Il costo totale è di 50.400 euro, il contributo della Regione è di 21.112 euro.

“Sicurezza al centro: dialogo e convivenza tra generazioni” a Zola Predosa
Obiettivo generale del progetto è di dare continuità alle numerose azioni avviate negli ultimi anni dall’amministrazione comunale in tema di riduzione del disagio giovanile e di prevenzione dei comportamenti antisociali e devianti. Oltre alla riqualificazione di un centro giovanile, si prevedono interventi di educativa di strada, un percorso di dialogo tra i giovani e gli anziani che utilizzano gli stessi spazi pubblici, il potenziamento dei servizi del centro comunale di aggregazione giovanile e azioni di natura formativa e informativa dirette alle scuole e ai genitori.
Il progetto ha un costo complessivo di 81.988 euro, cui la Regione da un contributo di 33.290 euro.

“Scuole sicure: un occhio ai più giovani” a Crevalcore
Il progetto riguarda l’installazione di un impianto di videosorveglianza per contrastare i diffusi danneggiamenti agli edifici scolastici, accompagnata da un’intensa attività di sensibilizzazione e da azioni per la prevenzione e il contrasto del bullismo. Il costo totale dell’iniziativa è di 70.870 euro, il contributo regionale ammonta a 29.772 euro.

“Percorso sicuro a Pescarola” – Coordinamento volontariato Lame
Sono previsti diversi interventi coordinati per affrontare il problema della sicurezza del percorso pubblico che attraversa l’insediamento di edilizia popolare tra le vie Agucchi e Zanardi: da una ricognizione sul contesto del quartiere a iniziative di animazione locale e comunicazione sociale con il coinvolgimento dei residenti; da interventi di qualificazione architettonica degli spazi e delle aree verdi presenti lungo il percorso favorendone la cura nel tempo e l’opposizione al degrado.
Per il progetto dal costo di 10.250 euro, la Regione ha previsto un contributo di 7.687 euro.

“Centro per le vittime di reato e calamità” Associazione Vittime del Salvemini – 6 dicembre 1990
Il progetto intende dare sostegno alle vittime di reati contro la persona (violenze domestiche, maltrattamenti o stalking) e fornire una tutela dei diritti degli utenti a fronte dell’invadenza del commercio aggressivo (utenze domestiche, rapporti finanziari). Per raggiungere questi obiettivi si rafforzeranno gli strumenti tecnici a disposizione dei cittadini, come lo sportello giornaliero di ascolto e il collegamento con altri sportelli attivi, la consulenza legale e psicologica. E’ previsto l’allargamento delle attività, dal solo Comune di Casalecchio, ai cinque nuovi Comuni convenzionati: Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monte San Pietro e Savigno.
Il costo progetto è di 25 mila euro, il contributo regionale erogato di 7.687 euro.

“Underground – Tra strade e significati” – Associazione di volontariato “Emiliani” di Sasso Marconi Bologna
Il progetto si propone di intervenire nel centro storico cittadino e tocca i temi della lotta al consumo di sostanze stupefacenti e di alcool tra la popolazione giovanile.
Il costo progetto è pari a 10.250 euro, il contributo della Regione a 7.687 euro.

Legge 3/2011. Mumolo: “La Regione finanzia 46 nuovi progetti contro le infiltrazioni mafiose”

no mafia“La Giunta della Regione Emilia-Romagna ha impegnato un milione e 279 mila euro per permettere la realizzazione di 46 nuovi progetti di sicurezza urbana e lotta all’infiltrazione mafiosa. Alcuni dei progetti approvati riguardano il recupero dei beni confiscati, altri prevedono iniziative di educazione alla legalità che vedranno coinvolti circa 20mila studenti. Nella provincia di Bologna verranno realizzati 11 progetti, finanziati dalla Regione con 141.686 euro”. A comunicarlo è il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, relatore della legge 3/2011 per il contrasto alle infiltrazioni mafiose in attuazione della quale sono stati finanziati i progetti.

“I dati – sottolinea Mumolo – ci dicono che le infiltrazioni mafiose negli ultimi anni hanno moltiplicato i loro affari anche nel nostro territorio. Per opporre resistenza servono fatti concreti: nonostante i tagli che hanno ridotto di molto il budget degli enti locali la Regione Emilia-Romagna continua il suo impegno contro la criminalità organizzata.”

“I progetti finanziati – conclude Mumolo – coinvolgeranno i comuni e il sistema educativo regionale, e serviranno a migliorare l’efficienza della Polizia municipale e a prevenire e contrastare i fenomeni di espansione delle mafie nel nostro territorio”. (altro…)

Patto stabilità territoriale. Mumolo: “Sbloccati quasi 40 milioni di euro per gli Enti locali della Provincia di Bologna”

“Grazie alla legge regionale sul patto di stabilità territoriale” annunciano i Consiglieri regionali Antonio Mumolo. Paola Marani, Marco Monari, Anna Pariani e Giuseppe Paruolo, “la Giunta della Regione Emilia-Romagna, ha sbloccato nel 2012 complessivamente oltre 195 milioni di euro di potenzialità di spesa per Comuni e Province che potranno usare le risorse che hanno in cassa per pagare fornitori e aziende che hanno già fatto opere sul territorio. Di questi fondi, 129 sono di provenienza della Regione, 40 di provenienza statale in base agli accordi tra le Regione Emilia-Romagna e il Governo per gli interventi a sostegno dei Comuni colpiti dal terremoto di maggio e 26 messi a disposizione dagli enti locali dell’Emilia-Romagna.”

“I fondi resi a disposizione degli Enti Locali del territorio bolognese” continuano i consiglieri del Partito Democratico “sono quasi 40 milioni che, in assenza dell’intervento della Regione, non sarebbero stati utilizzabili a causa dei vincoli del patto di stabilità nazionale”.

“Prosegue quindi l’impegno concreto, in un momento di grandi difficoltà, da parte della Regione Emilia-Romagna a sostegno degli Enti Locali e delle aziende del territorio” concludono i consiglieri “che consentirà di dare respiro nella programmazione degli investimenti e di garantire liquidità alle imprese”. (altro…)

L’Unità intervista Antonio Mumolo. “Le associazioni di volontariato a servire ai tavoli della Festa dell’Unità”

Il 23 agosto 2012 parte la nuova edizione della Festa dell’Unità di Bologna. Tra le tante novità di quest’anno ci sarà il progetto “Non Siamo solo noi” coordinato da Antonio Mumolo, e che coinvolge nel lavoro necessario per la festa varie associazioni di volontariato. Antonio Mumolo, intervistato dall’Unità Bologna, presenta il progetto.

Volontari, le associazioni a servire ai tavoli
Unità Bologna 23 agosto 2012
di Federico Mascagni

In questa edizione della Festa dell’Unità di Bologna i volontari del partito lavoreranno nei ristoranti a fianco dei volontari dell’associazionismo cittadino. Non si tratta solo di arginare l’inevitabile invecchiamento della “forza lavoro” all’interno della Festa, perché – come insegnano i casi delle recenti kermesse di Sasso Marconi e San Giovanni in Persiceto – la crisi generazionale, che fino a tempi recenti vedeva dentro agli stand la presenza solo degli irriducibili anziani, si sta invertendo.

VALORIZZARE LE ASSOCIAZIONI
Questa idea anzi nasce per valorizzare le attività delle singole associazioni, che potranno impiegare anche un solo volontario per servire ai tavoli. «Il rappresentante dell’associazione si distinguerà dagli altri volontari della festa indossando una maglietta che lo identifichi agli occhi dei clienti» spiega Antonio Mumolo, consigliere regionale del Pd e ideatore, insieme al segretario di Bologna Raffaele Donini, dell’iniziativa. «Inoltre all’ingresso del ristorante saranno presenti i depliant dell’associazione che saranno distribuiti per ogni coperto del ristorante. L’obiettivo sarà insomma quello di fare conoscere le attività del proprio gruppo più che servire da cameriere». A partecipare all’iniziativa sono per ora 4 associazioni: «Avvocato di Strada», presieduta dallo stesso Mumolo, che si occupa di consulenze legali e patrocinii gratuiti a persone in difficoltà economica, «Piazza Grande», sulle problematiche dei senza fissa dimora, «Aurora», contro gli abusi sulle donne e i minori, e «Migrazioni», per i diritti degli stranieri. «Domani (oggi per chi legge, ndr) incontrerò altre associazioni anticipa Mumolo «per spiegare il progetto, privilegiando soprattutto le reti già esistenti sul territorio. Siamo aperti a tutte le realtà che vogliano partecipare, con un occhio di riguardo a quelle più piccole».

IN ORIGINE FU “CIRCOLI APERTI”

L’iniziativa si affianca a uno spazio della Festa dell’Unità che esisteva già da anni, la «Piazza delle Associazioni», che ha sempre riunito una trentina di realtà auto-organizzate. Ma la dimensione ‘laica’ che aleggia da sempre nella zona dei ristoranti (frequentata dai bolognesi a prescindere dalle loro idee) rappresenta un palcoscenico unico e politicamente non impegnativo per le realtà del volontariato. «Il progetto che avviamo da questa edizione della Festa ha le radici in una iniziativa intitolata ‘Circoli Aperti’, che avevo proposto come ordine del giorno a un’assemblea del Pd e che fu votata all’unanimità. Il Segretario Donini se ne fece carico e nel giro di poco tempo la attuammo» ricorda Antonio Mumolo.

L’iniziativa si proponeva di tenere aperte il più possibile le sedi del Pd sparse nell’area della provincia di Bologna. «Un patrimonio di 140 circoli da rendere disponibile alle associazioni, che per definizione hanno sempre difficoltà a trovare spazi per le loro attività». Viene fatta la proposta alla quale aderiscono 300 associazioni del territorio provinciale, che accolgono con grande favore il gesto. «Abbiamo anche creato un sito di riferimento – aggiunge Antonio Mumolo – all’indirizzo http://circoliaperti.pdbologna.org/, che oltre a contenere tutte le informazioni sul progetto permette di scaricare i vademecum rivolti alle associazioni, per conoscere le regole stilate per usufruire degli spazi, e quelli per i circoli, con le indicazioni su come organizzare i turni». La speranza di Mumolo è quella di riempire i circoli democratici di iniziative differenti, dal sociale al culturale, attraverso un fitto calendario che tenga più vive possibile, le sedi del partito.

23.08.12 unita