Sanità, Risoluzione PD: “Se donatore rene extracomunitario, spese a carico del fondo regionale trapianti”

Numerosi consiglieri del Gruppo Pd, con Igor Taruffi (Sel) e Raffella Sensoli (M5s), hanno presentato una risoluzione all’Assemblea legislativa, sottoscritta anche da Antonio Mumolo, per chiedere alla Giunta di adottare una apposita delibera nella quale “si stabilisca che, nel caso di donatore di rene da vivente cittadino extracomunitario non residente in Italia, le prestazioni sanitarie inerenti la donazione graveranno sul Fondo regionale trapianti”.  Nel documento si chiede inoltre di sollecitare il Governo nazionale, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, “affinché siano stipulate convenzioni sanitarie, sulla scorta di quelle già in essere, con Paesi che ancora non hanno convenzioni sanitarie con l’Italia, al fine di consentire il trapianto ai pazienti che hanno un possibile familiare donatore extracomunitario”.
“L’introduzione di un provvedimento che consenta al Servizio sanitario regionale, nel caso di donatore vivente cittadino extracomunitario non residente in Italia, di sostenere i costi per le prestazioni sanitarie inerenti la donazione non comporterà- rilevano i firmatari nel documento- un incremento della spesa sanitaria, ma potrà anzi produrre un risparmio che fa leva, grazie al trapianto da donatore vivente, sull’eliminazione dei costi della dialisi”.
Nella risoluzione si ricorda che “i pazienti affetti da insufficienza renale cronica terminale, in trattamento dialitico periodico in Emilia-Romagna, sono circa 3.300 (dati del Registro regionale di dialisi a fine 2013, di cui poco meno di 3 mila in dialisi extracorporea e i rimanenti in dialisi peritoneale). Si stima che fra essi vi siano circa 260 pazienti extracomunitari (circa 1’8%) più altri 70 circa in fase di pre-dialisi”.

ALLEGATO
Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare una deliberazione che preveda che, nel caso di donatore di rene da vivente cittadino extracomunitario non residente in Italia, le prestazioni sanitarie inerenti la donazione gravino sul Fondo regionale trapianti, sollecitando inoltre il Governo a stipulare convenzioni sanitarie, qualora non esistenti, che consentano il trapianto ai pazienti che abbiano un possibile familiare donatore extracomunitario. (21 12 15) A firma dei Consiglieri: Paruolo, Calvano, Cardinali, Campedelli, Tarasconi, Lori, Zoffoli, Ravaioli, Bagnari, Montalti, Rossi Nadia, Bessi, Boschini, Taruffi, Pruccoli, Sabattini, Zappaterra, Prodi, Mumolo, Mori, Molinari, Poli, Gibertoni, Sensoli, Soncini

AIDS, necessario rilanciare la prevenzione. Molti casi in aumento in Emilia-Romagna

L’Aids resta una malattia grave per cui non c’e’ ancora cura o vaccino e con meccanismi di trasmissione piuttosto semplici, legati al contatto col sangue e ai rapporti sessuali non protetti. La prevenzione e’ una questione di importanza mondiale, visto che gli oltre 33 milioni di ammalati ne fanno una vera e propria pandemia che causa oltre due milioni di decessi ogni anno.

E’ partito da qusti dati il Gruppo PD per presentare una risoluzione, sottoscritta da Antonio Mumolo, che impegna la Giunta “a implementare l’opera di informazione, prevenzione e diagnosi attraverso le campagne gia’ previste e coinvolgendo tutti i canali che si riterranno utili per intercettare le diverse fasce della popolazione”.

Alla Giunta si chiede inoltre “di coinvolgere le scuole, le associazioni ed i gestori dei luoghi di aggregazione in iniziative di informazione rivolte ai giovani”.

Infine, la risoluzione afferma “l’esigenza di porre la questione Aids in sede di Conferenza Stato-Regioni, al fine di concordare iniziative omogene e diffuse su tutto il territorio nazionale”. Nel documento si richiamano i dati forniti dall’Istituto superiore della Sanita’ sui contagi in Italia: nel 2014, 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive, 6,1 nuovi casi di sieropositivita’ ogni 100.000 residenti.

I dati appaiono sostanzialmente stabili negli ultimi tre anni e collocano l’Italia al 12esimo posto nella Ue; l’Emilia-Romagna e’, con Lazio e Lombardia, fra le regioni con l’incidenza piu’ alta con 400-450 nuovi casi per anno, fra cui aumentano i contagi attribuibili a contatto sessuale (92%). Il dato provinciale vede Rimini al primo posto (11,4 casi per 100.000 abitanti), poi Parma (10,6), Ravenna (9,6), Forli’ (8,6), Bologna (8,2), a Ferrara e Piacenza (poco piu’ di sette casi per 100.000 abitanti).

La risoluzione Pd evidenzia come “i contagi riscontrati negli ultimi sette anni vadano scemando e il ricorso al test per la diagnosi dell’infezione sia sempre piu’ precoce, tanto che per la prima volta e’ in calo, nel 2014, il numero di persone che fa il test Hiv gia’ in Aids conclamato o con il sistema immunitario fortemente indebolito, il che permette di attivare cure tempestive e piu’ efficaci”. Ma la questione richiede una “rifocalizzazione dell’attenzione pubblica”, dopo la grande attenzione scientifica e mediatica degli anni ’80.

Disabilità, risoluzione PD per “sostenere iniziative famiglie e associazioni per il ‘dopo di noi’”

“Sono nate in questi anni in vari ambiti distrettuali Fondazioni formate da famiglie, associazioni e altri soggetti del terzo settore, sostenute dagli Enti locali, che si occupano del ‘dopo di noi’, organizzando soggiorni per l’autonomia e percorsi di vita indipendente e utilizzando i vari strumenti di tutela giuridica oggi disponibili per garantire al disabile in età adulta un’uscita programmata e ‘naturale’ dal proprio nucleo famigliare di origine”. E’ quanto si legge in una risoluzione del Gruppo del Pd, sottoscritta da Antonio Mimolo, presentata all’Assemblea legislativa per chiedere alla Giunta di confermare anche nei prossimi atti di programmazione socio-sanitaria obiettivi e azioni in merito al “durante e dopo di noi” da perseguire nell’ambito della programmazione distrettuale su tutto il territorio regionale, “sostenendo in particolare le iniziative delle famiglie e delle associazioni il più possibile in sinergia e raccordo con gli Enti locali”. Nel documento si chiede anche di garantire, per quanto di competenza, un’applicazione tempestiva delle “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave nonché delle persone disabili prive del sostegno familiare” una volta approvate a livello nazionale.

 

ALLEGATO
Risoluzione per impegnare la Giunta a confermare nei prossimi atti di programmazione socio-sanitaria obiettivi ed azioni riguardanti, in materia di assistenza alle persone disabili prive del sostegno familiare, il “durante e dopo di noi”, favorire la sinergia tra famiglie, associazioni ed Enti locali, applicando inoltre tempestivamente la relativa normativa nazionale. (18 11 15) A firma dei Consiglieri: Soncini, Bagnari, Ravaioli, Caliandro, Rontini, Montalti, Zoffoli, Paruolo, Pruccoli, Mumolo, Marchetti Francesca, Cardinali, Serri, Poli, Calvano, Molinari, Iotti, Prodi

Farmaci a base di cannabinoidi. Mumolo: “Renderli effettivamente gratuiti per malati epilessa e altre patologie”

In una interrogazione alla Giunta, il consigliere segnala come, nonostante l’approvazione della legge regionale in materia nel 2014, il costo di tali farmaci resti a carico del paziente per numerose malattie con dolore cronico e patologie neurologiche.

Nel 2014, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato la legge regionale n.11 che disciplina l’utilizzo di farmaci a base di cannabinoidi. “Nonostante la norma in vigore, sembra che per alcune patologie, quali l’epilessia, il dolore cronico di varia natura, e altre patologie neurologiche ed internistiche, per la quale i farmaci a base di cannabinoidi si sono rivelati molto efficaci, il costo sia esclusivamente a carico dei pazienti”. Lo segnala Antonio Mumolo (Pd) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere “quale sia lo stato di attuazione della norma e se l’epilessia rientri tra le categorie per le quali la Regione riconosce a carico del Servizio sanitario regionale l’uso di questi farmaci in alternativa ai farmaci tradizionali o ad integrazione del piano terapeutico individuale”.

Il consigliere domanda inoltre “quali altre patologie rientrino tra le categorie per le quali la Regione riconosce a carico del Ssr l’uso dei farmaci cannabinoidi in alternativa ai farmaci tradizionali o ad integrazione del piano terapeutico individuale” e “se non ritenga, ove non previsto, di rendere gratuiti questi farmaci anche per i malati di epilessia e per altre patologie”.

ALLEGATO
Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzazione, con spese a carico del Servizio Sanitario Regionale, dei farmaci cannabinoidi relativamente ai pazienti affetti da epilessia. A firma del Consigliere: Mumolo

Sanità. Risoluzione PD: “Calcolo ticket in base al reddito pro capite, rivedere gli scaglioni attuali”

“Salvaguardare le famiglie con figli, anziani e persone con disabilità. Misura da adottare in tempi rapidi”

Il Gruppo del Pd ha presentato una risoluzione all’Assemblea legislativa per chiedere alla Giunta di farsi portatrice presso il Governo e la Conferenza delle Regioni “della proposta di determinare le fasce di reddito per il calcolo del ticket sanitario in base al reddito pro-capite” e su tale parametro “rivedere gli scaglioni di reddito e i relativi ticket”. A questo proposito, i firmatari chiedono alla Giunta di sollecitare Governo, Conferenza delle Regioni e Parlamento “affinché tale soluzione venga adottata nel minor tempo possibile”.

Nel documento, i consiglieri rilevano che “nell’attuale contesto di crisi economica e sociale, è necessario compiere ogni azione a tutela dell’equità e dell’universalismo nell’accesso alle prestazioni sanitarie”. Coerentemente all’impostazione delineata nel Patto per la salute, “è importante che le fasce di reddito su cui basare il calcolo del ticket sanitario tengano conto del numero di componenti della famiglia (figli, anziani e persone con disabilità). Una soluzione equa e semplice appare quindi quella di considerare il reddito pro-capite” e su esso, concludono, “definire idonee fasce di reddito e i relativi ticket”.

ALLEGATO
Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi portavoce presso il Governo della proposta di determinare le fasce di reddito per il calcolo del ticket sanitario in base al reddito pro-capite e su tale parametro rivedere gli scaglioni di reddito e i relativi ticket. (07 07 15) A firma dei Consiglieri: Paruolo, Boschini, Rontini, Caliandro, Serri, Soncini, Prodi, Ravaioli, Rossi Nadia, Lori, Zoffoli, Marchetti Francesca, Poli, Pruccoli, Mumolo, Iotti, Montalti, Bessi, Zappaterra, Bagnari