Diritti e povertà al concorso #AreYouSeries. La webserie “Avvocato di strada” per un nuovo sguardo sulle persone senza dimora

“Sulle persone senza dimora circolano molti luoghi comuni. Si rappresentano spesso come soggetti pericolosi o come persone che hanno deliberatamente scelto di vivere in strada, restie alle regole e al lavoro. Noi sappiamo che non è così. In strada ci sono giovani e anziani, italiani e stranieri, donne e uomini, analfabeti e laureati: persone normali che diventano senzatetto a causa di una malattia, per la fine di un matrimonio, in seguito a uno sfratto, un licenziamento o, semplicemente, perchè diventano povere. E con la casa perdono anche i loro diritti fondamentali. Speriamo che la webserie su Avvocato di strada vinca il concorso “Are you series?” per poter raggiungere un vasto pubblico e raccontare con il linguaggio del video la nostra versione dei fatti”. Commenta così il presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus Antonio Mumolo il passaggio alla seconda fase del concorso “Are you series” della puntata pilota della serie dedicata ad Avvocato di strada.

ARE YOU SERIES? è il progetto pensato da Milano Film Festival e realizzato grazie al sostegno di Banca Prossima, volto alla produzione di una web serie in 10 episodi che racconti il mondo del non profit italiano, attraverso l’utilizzo di soluzioni creative e linguaggi innovativi. Dei 92 progetti ammessi al concorso, la giuria del MMF ne ha selezionati 36 ora disponibili sul canale youtube di “Are you series?”. Il vincitore verrà selezionato da una commissione del MMF: il 13 maggio verrà annunciato il vincitore, che riceverà da 60 mila euro per realizzare la serie (10 episodi di 10 minuti) e sarà prodotto dal Milano Film Festival.

La serie “Avvocato di strada”, regia di Domenico Onorato, racconta la storia di Angelo (Vincenzo Giordano), un giovane avvocato che difende i diritti degli homeless. Valérie, interpretata da Eva Robin’s, è un’ex prostituta che lo aiuterà a seguire un caso che coinvolge l’omicidio di un senza dimora. La serie è girata a Bologna, e grazie alla disponibilità del Comune di Bologna e degli operatori del Dormitorio Rostom è stato possibile girare la puntata pilota in un vero dormitorio. Accanto agli attori, alcuni senzatetto interpretano se stessi. Alcuni avvocati volontari dell’associazione, invece, recitano la parte di altri senzatetto.

LA PUNTATA PILOTA
La serie “Avvocato di strada”, realizzata nelle forme del mockumentary, racconta la storia di Angelo (Vincenzo Giordano), un giovane avvocato che difende i diritti degli homeless. Valérie, interpretata da Eva Robin’s, è un’ex prostituta che lo aiuterà a seguire un caso che coinvolge l’omicidio di un senza dimora. La serie è girata a Bologna, e grazie alla disponibilità del Comune di Bologna e degli operatori del Dormitorio Rostom è stato possibile girare la puntata pilota in un vero dormitorio. Accanto agli attori, alcuni senzatetto interpretano se stessi. Alcuni avvocati volontari dell’associazione, invece, recitano la parte di altri senzatetto.

La puntata integrale

Il making of

Diritti e povertà. Il rapporto 2013 dell’Associazione Avvocato di strada Onlus

2718 persone assistite gratuitamente in tutta Italia nel corso del 2013. Ricorsi contro i fogli di via, problematiche familiari, sfratti, lavoro, multe: l’Associazione Avvocato di strada Onlus ha presentato oggi in conferenza stampa il rapporto annuale sulle attività svolte in favore delle persone senza dimora.

ALLEGATO
Scarica il rapporto 2013 (PDF)

“Circa il 60% dei casi – ha detto l’Avv.Antonio Mumolo, Presidente dell’Associazione nazionale, hanno riguardato persone straniere, il 40% persone italiane: un dato che contrariamente a quanto si pensi conferma l’alta presenza di italiani in strada. Le pratiche più affrontate sono state quelle di diritto civile, seguite da diritto dei migranti, diritto amministrativo e diritto penale”.

“Rispetto agli anni precedenti – ha proseguito Mumolo – abbiamo avuto un aumento delle donne da noi seguite, passate in un anno da 767 a 964, e si sono confermate alcune tendenze degli ultimi anni: un crescente numero di problematiche al lavoro, agli sfratti, al mancato pagamento di tasse e sanzioni. Come al solito, è inoltre molto alto il numero delle persone che abbiamo dovuto assistere perché sono state derubate o picchiate in strada: un dato che smentisce il luogo comune secondo il quale chi vive in strada è un pericoloso delinquente. Al contrario, spesso sono persone fragili e indifese, aggredite perché considerate “colpevoli” di essere povere”.

“Nel corso del 2013 è inoltre cresciuto il numero delle pratiche relative al diritto alla residenza anagrafica. Quello della residenza è purtroppo un problema “storico” per le persone senza dimora,che senza residenza non possono godere di alcuni diritti fondamentali quali il diritto alla salute, al lavoro, all’assistenza sociale e previdenziale. Purtroppo – ha detto Mumolo in conferenza sramoa – nonostante Avvocato di strada e altre associazioni del settore si battano da anni per far valere un diritto così importante, i casi di residenza negata non accennano a diminuire: se nel 2011 erano stati 119 i casi di persone che si vedevano negato dai propri comuni il rilascio della residenza, nel 2012 sono stati 191 e nel 2013 addirittura 270.”

Riguarda proprio il diritto alla residenza l’appello che l’Avv.Antonio Mumolo, concludendo la conferenza stampa, ha rivolto al Governo. “Il decreto legge Renzi – Lupi n. 47 del 28 marzo, il cosiddetto “Piano casa”, contiene una norma che contrasta con le norme costituzionali e deve essere modificata. L’articolo 5 del decreto stabilisce infatti che chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedervi la residenza. L’articolo riguarda anche decine e decine di migliaia di famiglie che sono costrette ad occupare un immobile solo perché hanno perso il lavoro e altrimenti finirebbero in strada. Queste famiglie – ha sottolineato Mumolo – possono essere sfrattate, certo, ma non si può decidere con un decreto di negare loro la residenza impedendogli di votare, di curarsi, di ricevere una pensione, di chiedere una casa popolare, di iscrivere i figli a scuola. Togliere la residenza ad una famiglia che occupa uno stabile, o impedirgli di prenderla, significa mettere per decreto quella famiglia fuori dalla società, renderla invisibile, cancellare di colpo le residue possibilità che quella famiglia avrebbe per poter uscire dalle proprie difficoltà. E’ singolare che un “piano casa”, che dovrebbe aiutare le famiglie italiane ad affrontare la crisi, possa avere questi effetti.”

“Chiedo al Governo di modificare l’articolo 5: un piano che intende “far fronte al disagio abitativo che interessa sempre più famiglie impoverite dalla crisi” – ha concluso Mumolo – non può avere tra i propri effetti collaterali quello di negare diritti fondamentali alle stesse famiglie.

DISTINZIONE PRATICHE PER AREA GIURIDICA
Totale delle pratiche di diritto civile 1263 (47%)
Totale delle pratiche di diritto dei migranti 829 (30%)
Totale delle pratiche di diritto amministrativo 330 (12%)
Totale delle pratiche di diritto penale 296 (11%)
TOTALE 2718

LA PROVENIENZA DEGLI ASSISTITI

Cittadini extracomunitari 1611 (59%)
Cittadini italiani 905 (33%)
Cittadini comunitari 202 (8%)
TOTALE 2718

DISTINZIONE PER SESSO
Uomini 1751 (64%)
Donne 964 (35.9%)
Trans 3 (0.1%)
TOTALE 2718

L’intervista di Antonio Mumolo a Radio Vaticana:

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ALLEGATO
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Rapporto 2013 Avvocato di strada Onlus

CONFERENZA STAMPA. “Senza tetto, non senza diritti”. Avvocato di strada Onlus presenta il rapporto annuale sulle attività

rapporti2013

Diritto alla residenza anagrafica, fogli di via, sfratti, licenziamenti, diritto di famiglia e protezione internazionale: sabato 12 aprile l’Associazione Avvocato di strada Onlus presenta in conferenza stampa il rendiconto delle attività svolte nel 2013 in favore delle persone senza dimora. La conferenza stampa si terrà a partire dalle h.12 presso l’Aula Agostini dell’INMP, in via di San Gallicano 25/a Roma.

Senza tetto, non senza diritti
Avvocato di strada Onlus presenta il rapporto annuale sulle attività
Sabato 12 aprile h.12 – Aula Agostini – INMP – Via di San Gallicano 25/A, Roma (MAPPA)

Avv. Antonio Mumolo, presidente Avvocato di strada Onlus:
“Presentazione rapporto 2013 Avvocato di strada Onlus”

A seguire, intervengono i referenti italiani di Avvocato di strada per presentare casi e storie di diritti negati dal territorio

Info e contatti
Associazione Avvocato di strada Onlus
Email: info@avvocatodistrada.it
Web: www.avvocatodistrada.it
Tel. 051397971 – Fax. 0513370670

29.03.14 Incontro pubblico a Piacenza: “Lavoro: quali orizzonti nell’Europa dei diritti?”

Sabato 29 Marzo alle ore 18 presso il Collegio Morigi si terrà l’incontro “Lavoro: quali orizzonti nell’Europa dei diritti”

Interverranno:
Nicoletta Corvi, direttore di Confcooperative
Matteo Corti, docente di Diritto del Lavoro presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Antonio Mumolo, Giuslavorista, presidente Avvocato di strada Onlus

Coordinerà l’evento Michele Bricchi, Presidente della Commissione sviluppo economico e lavoro presso il Consiglio Comunale di Piacenza.

Questo incontro è il quarto appuntamento di un ciclo di sette incontri che fanno parte di un progetto, approvato e finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del Programma “Youth in Action”, dal nome: “La dignità della persona come valore per la giustizia europea”. Tale progetto – che ha la finalità di avvicinare i giovani e non solo ai Diritti Umani e al contenuto normativo delle principali Carte Europee (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e Carta dei Diritti fondamentale dell’Ue) – è stato elaborato dalla redazione del web-magazine www.dirittieuropa.it, osservatore quotidiano delle pronunce della Corte Europa dei Diritti dell’Uomo.

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Fogli di via a chi chiede l’elemosina? Mumolo: “No alla giustizia per censo”

Il presidente nazionale di Avvocato di strada, Avv. Antonio Mumolo, è stato intervistato da Radio Città Fujiko per un parere sulla proposta dei sindaci di Treviso, Padova e Venezia che intendono cacciare dalle proprie città chi chiede l’elemosina con l’utilizzo del foglio di via.

DAIANO CRISTINI-AREZZO ELEMOSINA
RADIO CITTA’ FUJIKO
Veneto, foglio di via per chi chiede l’elemosina
I sindaci di Treviso, Padova e Venezia capofila della crociata

Per dire basta ai mendicanti per le strade delle loro città, i primi cittadini di Treviso, Padova e Venezia vanno alle crociate e chiedono il rimpatrio per chi chiede l’elemosina. Una battaglia, dicono, contro il racket dell’elemosina e per garantire la sicurezza.

Dalla Lega al Pd, poco sembra cambiare nell’approccio al tema della marginalità. O almeno questa è l’impressione guardando all’asse appena formato tra i sindaci di Treviso (ex-feudo leghista e ora a guida Pd), Padova e Venezia per combattere il fenomeno dell’accattonaggio e garantire sicurezza ai propri cittadini.

I tre primi cittadini, con una sola voce, hanno chiesto che i mendicanti siano allontanati con un foglio di via dal territorio nazionale. Le ragioni sarebbero due. La prima di carattere sociale. I mendicanti, con i loro modi insistenti e aggressivi, ingenerebbero timore nei cittadini italiani che passeggiano per il centro delle suddette città venete. La seconda, più pratica, risiederebbe nell’insolvenza dei questuanti rispetto alle multe comminate loro dai pubblici ufficiali.

I sindaci citano casi eclatanti di mendicanti, spesso cittadini rumeni, destinatari di decine di ammende mai pagate. Il sistema delle multe insomma, sperimentato dalle amministrazioni leghiste, risulterebbe poco efficace e facilmente eludibile. Succede così che per risolvere la questione dell’accattonaggio, dietro la quale c’è spesso racket e sfruttamento, ci tengono a sottolineare i tre, la soluzione individuata sia il rimpatrio dei mendicanti, destinatari, nei desideri dei primi cittadini, di fogli di via dal nostro paese, dopo apposita schedatura.

“Io credo che chi chiede l’elemosina soffra un disagio e questo disagio non si può risolvere mettendo la polvere sotto il tappeto.” tuona Antonio Mumolo, presidente dell’associazione Avvocato di Strada.

“Il foglio di via è uno strumento particolare che deve avere presupposti giuridici particolari. Nasce per evitare le infiltrazioni mafiose nelle città. La persona destinataria del foglio di via deve essere un delinquente abituale, una persona particolarmente pericolosa per la società. Non credo sia lo strumento adatto e se dovesse essere messo in atto, noi come associazione li valuteremo e se non ci sono i presupposti, lo impugneremo.”

“Noi tuteliamo i diritti di persone senza dimora, persone che, anche se povere, hanno dei diritti, almeno finché in questo paese non ci sarà una giustizia per censo. E io spero mai.” conclude Mumolo

Ascolta l’intervista
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FONTE

http://www.radiocittafujiko.it/veneto-foglio-di-via-per-chi-chiede-l-elemosina