Non si arresta il percorso di trasparenza e accessibilità alle informazioni sugli eletti e la loro attività intrapreso dall’Assemblea legislativa. A poche settimane dalla presentazione della sezione trasparenza sul nuovo sito istituzionale dell’ente, un altro tassello sta per aggiungersi, grazie al progetto di legge approdato oggi in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali. Si tratta del testo base, dal titolo ‘Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati – disposizioni sulla trasparenza e l’informazione’, presentato da Gian Guido Naldi e Gabriella Meo di Sel-Verdi, al quale è stata abbinata la proposta di legge sullo stesso argomento sottoscritta da Giovanni Favia e Andrea Defranceschi del Movimento 5 stelle.

Al centro della proposta legislativa c’è l’istituzione di un’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati a disposizione sui siti istituzionali dell’Assemblea legislativa e della Giunta regionale. Obiettivo dichiarato è quello di agevolare il diritto di accesso e di informazione dei cittadini, presupposto indispensabile per la garanzia di trasparenza e di buona amministrazione, rendendo accessibili tutti quei dati che possono contribuire a rappresentare senza reticenze non solo i singoli consiglieri, le loro situazioni reddituali e la loro attività istituzionale, ma anche quelle dei cosiddetti “nominati” che vanno a rappresentare la Regione in altri enti. Con questo provvedimento l’assemblea intende allentare la crescente disaffezione verso la vita delle istituzioni e accorciare quella distanza a volte reale a volte percepita tra i cittadini e le istituzioni. Anche alla luce della crescente attenzione alla spesa pubblica.

Il testo prevede quindi la pubblicazione di informazioni sulle presenze e il comportamento di voto degli eletti, gli atti presentati, il loro iter e la loro conclusione. A sua volta, ciascun eletto – consiglieri e assessori, nonché amministratori delegati e direttori generali di nomina regionale – dovrebbe rendere pubblici gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo, la dichiarazione dei redditi e gli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’elezione e, in seguito, agli anni in cui viene ricoperto l’incarico elettivo. Viene inoltre prevista la pubblicità sui finanziamenti ricevuti, su rimborsi e/o gettoni di presenza percepiti a qualsiasi titolo dalla Regione, il quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dall’istituzione d’appartenenza. Sempre secondo il progetto di legge, Giunta e Assemblea legislativa devono rendere pubblico l’elenco degli incarichi esterni (studi, progettazioni, contratti a tempo determinato); per ogni Società controllata o ente strumentale della Regione vanno poi resi pubblici i dati essenziali di bilancio, i nominativi dei consiglieri d’amministrazione e i relativi emolumenti.

Per Stefano Bonaccini (Pd) tutto quello che aumenta la trasparenza va nella direzione giusta e in proposito ha ricordato che il Pd ha presentato alle Camere un progetto di legge che rende obbligatoria la certificazione dei bilanci dei partiti da parte di società terze.

Nel corso del dibattito sono interventi anche Antonio Mumolo (Pd) e Gian Guido Naldi (Sel-Verdi) per chiarire alcuni aspetti sulla ventina di emendamenti presentati a firma di entrambi anche alla luce di rilievi emersi durante il lungo dibattito in commissione Statuto, dove il provvedimento di legge è stato esaminato in sede consultiva.