E’ stato firmato a Roma l’Accordo di programma tra Regione e Ministero delle infrastrutture per la realizzazione in Emilia Romagna di 9 interventi di edilizia sociale residenziale e riqualificazione urbana. Le risorse stanziate ammontano a 22 milioni e 400 mila euro che, considerando il cofinanziamento locale arrivano a oltre 48 milioni di euro. Per l’esecutività dell’accordo occorre attendere ancora il decreto di approvazione del Presidente del Consiglio e il via libera degli organi di controllo. A questo punto scatteranno i 120 giorni previsti per la presentazione del progetto definitivo e i 180 giorni per la firma dell’intesa tra Regione e i Comuni.

Gli interventi che verranno finanziati in Emilia-Romagna riguardano città capoluogo come Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, ma anche Comuni con più di 15.000 abitanti quali Fiorenzuola d’Arda (PC), Faenza (RA), Pianoro (BO), Cesenatico (FC), o gravati da problemi di disagio sociale e tensione abitativa come Calderara di Reno (BO). Gli interventi sono destinati a immobili di proprietà pubblica e privata e serviranno a realizzare una trasformazione urbanistica che metterà sul mercato dell’affitto circa 320 alloggi, di cui 175 frutto di riconversione di edifici esistenti.

“Con questo accordo – afferma il consigliere PD Antonio Mumolo – il percorso proposto dalla Regione più di un anno fa sulla base delle richieste fatte da 26 comuni prende corpo. Speriamo che il Governo dia l’approvazione necessaria all’accordo e che i lavori possano partire presto.”

Nella provincia di Bologna verranno finanziati interventi a Pianoro e a Calderara di Reno. L’intervento a Pianoro prevede un finanziamento nazionale di 1 milione 869 mila euro e un analogo cofinanziamento locale. L’intervento riguarda il centro di Pianoro, in aggiornamento con quanto previsto con i Programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile. Verranno realizzati 36 alloggi in locazione permanente, nonché l’intervento su ulteriori 12 alloggi in via Fantini e 3 in via dello Sport, necessari alla mobilità degli inquilini originariamente residenti nell’ambito oggetto di riqualificazione. Previste anche opere di urbanizzazione per il miglioramento dell’accessibilità. Il progetto prevede anche un interessante processo di partecipazione e di coinvolgimento della cittadinanza.

L’intervento a Calderara di Reno riceve un contributo del Ministero di 909 mila euro e un finanziamento locale di 3 milioni 670 mila euro. La proposta riguarda il complesso edilizio “Garibaldi 2”, da tempo oggetto di riqualificazione e di specifici accordi di programma tra Comune, Regione e soggetti privati proprietari, per il superamento delle condizioni di degrado fisico e sociale nonché di insicurezza urbana. L’intervento sarà concentrato sul Blocco 3 (uno dei sei corpi di fabbrica che costituiscono il complesso residenziale, due dei quali sono giù stati recuperati), procedendo alla parziale acquisizione e al totale recupero dei 46 miniappartamenti che lo compongono. Dei 46 monolocali una parte rimarrà di proprietà degli attuali proprietari che parteciperanno alla ristrutturazione in accordo con il Comune; gli altri verranno in parte accorpati e trasformati in alloggi da destinare a locazione permanente a canone sostenibile, consentendo così, oltre al risanamento dello stabile e alla sua rigenerazione dal punto di vista energetico, anche una diversificazione dell’offerta abitativa e una diminuzione dell’attuale carico urbanistico.