La notte tra il 10 e l’11 novembre a Rimini degli ignoti hanno dato fuoco ad un senzatetto che dormiva in una panchina di un parco. Redattore Sociale ha intervistato Antonio Mumolo in qualità di Presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus

L’intervista:

Rimini, Avvocato di strada: ”C’è una mentalità che si sta diffondendo e permette atti di questo genere”. Parla Antonio Mumolo, presidente dell’associazione Avvocato di strada: ”Il povero non solo ci dà fastidio, ma è anche considerato un individuo fallito. Per questo si aggredisce, perché in fondo è considerato solo uno scarto sociale”

ROMA – “Di casi come quello avvenuto oggi a Rimini, magari meno gravi, ne succedono sempre di più. Poco tempo fa a Bologna è stato aggredito mentre dormiva un uomo povero, senza fissa dimora. Si chiamava Mariano Tuccella e viveva per strada al centro di Bologna. Lo hanno assalito tre ragazzi che
avevano bevuto: lo hanno preso a calci e lui è entrato in coma. E’ morto dopo sei mesi. Ora noi abbiamo chiesto al Comune di dedicargli la strada fittizia, quella che si riserva appunto ai senza fissa dimora. Il Comune ha accettato: ora la strada fittizia si chiamerà via Mariano Tuccella”. Questo è il racconto dell’avvocato Antonio Mumolo, presidente dell’associazione Avvocato di strada, che assiste gratuitamente i senza fissa dimora in 18 città italiane. L’ultimo sportello che è stato aperto in ordine di tempo è quello di Roma, inaugurato il 17 ottobre scorso.

Gli Avvocati di strada conoscono molto bene il problema. I senza fissa dimora che vengono assistiti possono avere problemi con la legge per aver commesso reati, quasi sempre piccoli reati, come furti o al massimo rapine, legate quasi sempre alla condizione di alcolismo o tossicodipendenza. Ma nella maggior parte dei casi, soprattutto negli ultimi anni, i senza fissa dimora sono soprattutto oggetto di reato, più che soggetti. “Sono maltrattati, ci sono passanti che sputano sui poveri che chiedono l’elemosina o magari stanno per conto loro ai margini della strada. Abbiamo registrato vari episodi di intolleranza e di violenza – dice ancora l’avvocato Mumolo – solo nel 2007, nel nostro report annuale, abbiamo registrato 22 casi in cui i senza fissa dimora che si sono rivolti a noi sono stati vittime di violenza”. Quelli che racconta e registra l’avvocato Mumolo, c’è poi da precisare, sono i casi di persone
che si sono rivolte direttamente all’Avvocato di strada. Sono quindi casi certi e certificabili. Tutto il resto, tutto quello che può succedere a decine di persone nell’ombra, rimane nel vuoto dei comportamenti metropolitani.

“La nostra impressione – spiega Mumolo – è che ci sia un clima generale, una mentalità che si sta diffondendo che permette atti di questo genere. Il povero non solo ci dà fastidio, ma è anche
considerato un individuo fallito. Il povero – è la mentalità che si sta diffondendo – è tale perché in fondo se l’è cercata, non è riuscito a sistemarsi nella società, a diventare ricco o almeno a trovare il suo posto. Per questo si aggredisce, perché in fondo è considerato solo uno scarto sociale”.