Le condizioni di Mariano, il senza tetto picchiato e ridotto in fin di vita domenica 30 settembre, sono ancora gravissime. In coma farmacologico all’ospedale Bellaria potrebbe non tornare più ad una vita normale. I medici dell’ospedale, infatti, fanno sapere che il paziente ha subito importanti danni cerebrali.

Ha riguardato proprio la vicenda di Mariano l’intervento fatto ieri da Antonio Mumolo in Consiglio Comunale.

Nell’intervento, che potete leggere in questa pagina, si informa il Consiglio Comunale delle condizioni di Mariano, si chiedeva una condanna netta dell’episodio e maggiore attenzione nella maniera di considerare le persone che vivono in strada, percepite da tanti come persone pericolose, ma spesso semplicemente persone deboli, isolate e indifese.

L’intervento di Antonio Mumolo, socio fondatore dell’Associazione Amici di Piazza Grande e presidente dell’Associazione Avvocato di strada, ha portato all’approvazione di un ordine del giorno che ha messo d’accordo maggioranza e minoranza, e che è stato firmato da tutti i consiglieri presenti.

08.10.07
Intervento di prima seduta nel Consiglio Comunale del 08.10.2007

Oggi ho chiesto di intervenire in Consiglio Comunale perchè ritengo utile soffermarsi su un fatto di cui si è parlato molto in settimana, e cioè di Mariano, la persona senza dimora che la notte tra domenica 30 settembre e lunedì 1 ottobre è stato picchiato selvaggiamente da tre ragazzi, uno dei quali minorenne, che l’hanno ridotto in fin di vita. Oggi, a più di una settimana dall’accaduto, Mariano è tenuto in coma farmacologico dai medici dell’ospedale Bellaria che sperano in una sua ripresa.

Sono stato ieri in ospedale per informarmi sul suo stato di salute, ma la situazione, purtroppo, è ancora gravissima.

Mariano è una persona che vive da lunghi anni in strada, ha vissuto anche nei dormitori comunali ed è molto conosciuta dal mondo dell’associazionismo bolognese che si occupa di persone senza casa.

Vorrei soffermarmi su come spesso vengono percepite le persone senza dimora, e su come spesso vengono descritte dai media tradizionali: e cioè come persone in qualche modo pericolose. Chi si occupa di persone senza dimora sa che non è così. Chi è in strada spesso è debilitato da una vita di stenti e di privazioni. Ha la salute minata da vari problemi: mangia male, non ha la possibilità di curarsi se ha un problema di salute ed è spesso talmente debole da essere in pericolo di vita, anche senza la “facilitazione” di un violento pestaggio. Le persone che vivono in strada, inoltre, sono sole, non hanno protezione.

Associazioni che lavorano sul campo da tanti anni come Piazza Grande, la Caritas, Opera Padre Marella lo ripetono con costanza ma non sempre vengono ascoltate. La “sicurezza” che deve starci a cuore, non deve essere solamente quella dei cittadini comuni o dei negozianti, ma anche delle fasce più svantaggiate. In questi giorni, attraverso Piazza grande, sono arrivati molti messaggi di solidarietà a Mariano. La città non è rimasta insensibile. Però forse questo non basta.

Come sempre succede in questi casi, adesso Mariano è solo a combattere la sua battaglia in ospedale.

Per questo riterrei opportuno un segnale di vicinanza da parte del Consiglio Comunale su questa triste vicenda e per questo presento oggi un ordine del giorno e chiedo che venga discusso ed approvato in questa seduta.

Oggi, dopo il pestaggio di Mariano si parla di lui con condiscendenza, e la problematica delle persone senza dimora è arrivata sulle prime pagine dei giornali dove si presume resterà per pochissimi giorni.

Forse durante tutto il resto dell’anno ci vorrebbe maggior attenzione nel riferirsi e nel pensare ad una categoria di persone il cui destino principale resta quello di sempre e cioè essere gli ultimi degli ultimi.

Antonio Mumolo